La Nuova Sardegna

Sassari

Meno burocrazia per i Comuni montani

Meno burocrazia per i Comuni montani

L’assessore agli Enti locali Erriu ha accolto la proposta de La Base per una «zona franca burocratica»

23 gennaio 2016
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BONO. È in arrivo un’importante novità per i comuni montani della Sardegna: la zona franca burocratica, ovvero una poderosa limitazione degli adempimenti necessari per creare e portare avanti un’impresa.

Lo annuncia con soddisfazione il gruppo consiliare de La Base, autore della proposta che è stata recentemente accolta dall’assessore agli Enti locali Cristiano Erriu e approvata dal consiglio regionale.

«La creazione della zona franca burocratica – spiega il primo firmatario del disegno di legge Gaetano Ledda – significa il riconoscimento dell’importanza strategica per la valenza identitaria, culturale, ambientale ed economica delle comunità insediate nei Comuni montani. Grazie a questa innovazione – aggiunge il consigliere regionale – le amministrazioni avranno le mani libere nella creazione delle proprie zone a burocrazia zero per le imprese (ovviamente sono esclusi i procedimenti in materia tributaria e di ordine pubblico) e ciò darà senza dubbio una spinta importante allo sviluppo e all’occupazione in tutta la regione».

I Comuni montani in Sardegna infatti sono più di duecento: circa i due terzi del totale». La giunta regionale ha ora 90 giorni di tempo per emanare le direttive attuative che definiscano le modalità con le quali le “zone a burocrazia zero” si esplicano, da lì poi la palla passerà in mano ai Comuni.

«Per queste amministrazioni – dice il presidente del movimento La Base Efisio Arbau – si tratta di un’occasione importante per azzerare la burocrazia a favore delle proprie imprese. E siamo solo all’inizio: le misure accolte, infatti, sono un parte di quelle previste nella legge sulla montagna che il nostro gruppo consiliare ha depositato in consiglio e che si spera possa presto giungere in discussione e approvazione».

Soddisfazione, quindi, da parte del movimento La Base, fiero del fatto che la propria proposta abbia ricevuto, come dice ancora Gaetano Ledda, «il sostegno immediato dell’Assessore Cristiano Erriu e di tutta la maggioranza. Si tratta di un’iniziativa importante – aggiunge – per coloro che lavorano e che vogliono fare impresa nei paesi montani: qualcosa di concreto in mezzo a molte chiacchiere inutili da parte dei tromboni della politica».

Sempre su indicazione de La Base è stato anche riconosciuto per legge che alle piccole Unioni di comuni montani esistenti non sarà applicato il limite demografico dei diecimila abitanti. «In questo modo potranno continuare a vivere in autonomia – conclude Ledda – evitando di disperdere il lavoro portato avanti negli anni scorsi». (b.m.)

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