La Nuova Sardegna

Sassari

In pensione il giudice che mette pace da 21 anni

di Barbara Mastino
In pensione il giudice che mette pace da 21 anni

Domani nella sala consiliare il Comune e la città saluteranno Salvatore Peralda Dopo l’accorpamento l’ufficio copre un bacino d’utenza di 50mila cittadini

26 gennaio 2016
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OZIERI. Dopo più di vent’anni di impegno nella sede ozierese è giunto il momento della pensione per il giudice di pace Salvatore Peralta, che raggiunto il limite di età di 72 anni previsto dalla legge si appresta a lasciare la toga. Ventuno anni, dal 1995, nei quali il magistrato ha curato le cause civili e penali di conciliazione della città e dei Comuni del mandamento, divenuti una ventina dopo l’accorpamento con le sedi di Pozzomaggiore, Bonorva e Thiesi deciso lo scorso anno tramite un accordo tra le amministrazioni comunali per scongiurare la paventata chiusura del tribunale. Una vicenda che ha tenuto banco in un recente passato, come si ricorderà, e che si è conclusa in modo positivo «grazie all’impegno delle amministrazioni - racconta Peralta - e soprattutto del sindaco di Ozieri». Un impegno importante, quello attuale, dal momento che con l’accorpamento l’utenza è raddoppiata passando da 25mila e 50mila cittadini, anche se per il momento il numero delle iscrizioni, secondo i dati della cancelleria, è cresciuto di appena 50 unità passando da 400 a 450 dal 2014 al 2015. Un po’ di lavoro in più che comunque non ha preoccupato il giudice Peralta, che in passato ha avuto più di un incarico - nei primi anni 2000 è stato reggente prima a Nulvi e poi a Pattada - e che pare proprio non avere nessuna voglia di andare in pensione e di limitarsi alla cura della sua azienda agricola. Un lavoro che sarebbe stato più facile, dice il giudice, «se avessimo avuto la possibilità di avere la dotazione organica di cinque impiegati, numero che del resto è stato previsto dallo stesso Ministero». Gli addetti attualmente sono solo tre, il cancelliere e due ex impiegate che provengono dai ranghi del personale del Comune di Ozieri, che hanno frequentato i necessari corsi di formazione e che in un certo periodo sono state anche affiancate da personale già qualificato. «Dopo le iniziale difficoltà, normali per chi passa d’improvviso da una mansione a un’altra totalmente diversa, ora l’ufficio funziona come un orologio - dice Peralta - anche se non posso negare che quei due impiegati in più farebbero davvero comodo, vista la mole di lavoro». A prendere il posto del giudice Salvatore Peralta sarà la dottoressa Alessandra Pedroni, precedentemente giudice titolare della sede di Pozzomaggiore e Bonorva che da qualche tempo esercita già nell’ufficio di Ozieri. Finisce quindi un’epoca, anche per lo stesso giudice Peralta, che ricorda con affetto le tante persone conosciute in città e le tante amicizie strette. Il magistrato, che vive a Sassari, è originario di Mara, ma questo suo essere “straniero” è stato tutt’altro che un problema e non ha impedito che la sua attività e la sua stessa persona si facessero ben volere dagli ozieresi. Anche per questo motivo, per salutare e abbracciare il giudice, l’amministrazione comunale ha organizzato per domani mercoledì 27 a mezzogiorno una piccola cerimonia di commiato nella sala consiliare alla presenza dei consiglieri, degli impiegati e delle autorità cittadine.

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