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I lampioni si riaccendono dopo tre giorni di oscurità

VALLEDORIA. Dopo le segnalazioni arrivate da diversi cittadini che abitano nella parte alta di Valledoria, la ditta che ha in concessione la manutenzione dell’illuminazione pubblica del paese nella...

27 gennaio 2016
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VALLEDORIA. Dopo le segnalazioni arrivate da diversi cittadini che abitano nella parte alta di Valledoria, la ditta che ha in concessione la manutenzione dell’illuminazione pubblica del paese nella giornata di lunedì è intervenuta per riparare il guasto che per tre giorni aveva tenuto al buio la parte alta del paese. «Abbiamo individuato il problema – dice Mario Carbini, titolare della ditta L’Avru srl, che ha in appalto la rete di illuminazionei – che faceva andare in tilt l’impianto. Lunedì abbiamo sostituito il cavo di rame sotterraneo interessato dal cattivo funzionamento». Si era temuto che alcuni lampioni di via Alessandro Volta anche nella giornata di lunedì potessero rimanere spenti ma poi il disservizio è stato totalmente eliminato.

Il problema del malfunzionamento della rete pubblica si era presentato già dalla serata di venerdì, quando via Regina Elena, via Alessandro Volta, via Enrico Fermi, via Eleonora d’Arborea, via Fratelli Stangoni e via Marconi erano rimaste senza luce per un paio d’ore. Un analogo problema era stato segnalato anche a La Muddizza in viale Italia. «Abbiamo risolto anche in questo caso» afferma il titolare della ditta L’Avru srl.

Non è la prima volta che si verificano interruzioni del servizio di illuminazione e i cittadini si lamentano di non avere un interlocutore a cui segnalare guasti quando questi si verificano in orario notturno o durante i giorni di festa.

Le richieste di intervento vengono fatte in genere al Comune, ma, quando gli uffici sono chiusi , non si sa a chi rivolgersi. «Ci chiediamo – affermano i cittadini – perché la ditta appaltatrice della manutenzione non provveda ad intervenire immediatamente senza aspettare le nostre segnalazioni», si interrogano i cittadini. «Se noi avessimo disponibile un recapito telefonico o un numero verde tutto si svolgerebbe in maniera più veloce e non ci ritroveremo ad avere le strade al buio. Con i tempi che corrono, non ci sentiamo sicuri e vorremmo evitare disavventure».

Giulio Favini

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