La Nuova Sardegna

Sassari

Campo di calcio in rovina a Sassari e la Polisportiva si improvvisa impresa edile

di Paoletta Farina
Campo di calcio in rovina a Sassari e la Polisportiva si improvvisa impresa edile

A Tottubella la Santa Maria Regina è diventata una squadra di operai In attesa che arrivino i finanziamenti dal Comune, si lavora alla ristrutturazione

31 gennaio 2016
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SASSARI. Chi fa da sè fa per tre, dice il proverbio. E a Tottubella, borgata di 370 abitanti a pochi chilometri dalla città, ma molto lontana dai “palazzi”, lo hanno messo in pratica. Da oltre un anno dirigenti e soci della Polisportiva Santa Maria Regina lavorano a rimettere a posto gli impianti sportivi comunali. Perché langue l’avvio del progetto di ristrutturazione di cui si dovrebbe far carico il Comune finanziariamente. Così vanga, cazzuola e quant’altro li utilizzano loro, i residenti. Che hanno estirpato i rovi che avviluppavano le strutture, spianato il campo, assicurato le recinzioni, ripulito e tinteggiato gli spogliatoi, sostituito le reti arrugginite. E che continuano a fare quella manutenzione che per tanto tempo è mancata.

Sono ore rubate al tempo libero, alle giornate di festa, ma la “squadra” di operai improvvisati, anche se esperti, non si tira mai indietro e va avanti a muso duro. Sì, perché se manca anche il campo di calcio, come si possono vivere momenti di distrazione in una borgata? Ci hanno messo pure soldi di tasca, diecimila euro, per ridare vita al complesso sportivo. Inutilizzato, perché non a norma. Tanto che solo l’anno scorso, la squadra (giocatori dai 18 ai 40 anni e oltre) è potuta scendere in campo ma solo fuori casa, iscrivendosi al torneo Uisp. Le partite a Tottubella sono rimandate a tempi migliori.

«Nel 2014 abbiamo fatto richiesta al Comune di poter avere in concessione i due campi e le strutture annesse – spiega Gianni Mura, presidente della Polisportiva –, proprio per avere a disposizione un luogo dove giovani e meno giovani della borgata potessero fare attività sportiva. Un anno dopo, abbiamo ottenuto l’ok, ma nello stato in cui si trovavano, gli impianti non potevano essere utilizzati e dovevano essere messi in sicurezza. Dopo aver interpellato una serie di assessorati, ci è stato risposto che occorreva una relazione sul da farsi. L’abbiamo presentata, ma non era sufficientemente dettagliata, perciò ne abbiamo presentata una successiva». Prosegue il segretario Giuseppe Camoglio: «Abbiamo detto: “I lavori li facciamo noi”. Ma non potevano permettercelo perché occorre seguire una serie di norme sulla sicurezza». La Polisportiva non si è data per vinta e allora ha presentato, a sue spese, un progetto (costo 95mila euro), perché il Comune lo finanziasse. «Era lo scorso luglio – ricorda Gianluca Canu –. E il progetto poi ha ottenuto l’ok. Ma non sappiamo se i soldi ci sono in bilancio oppure no. Eppure sembrava che non ci fossero problemi».

In attesa che qualcosa di muova, la Santa Maria Regina continua a sperare. «Purtroppo viviamo in un Paese in cui non si fa e non si lascia fare».

Ma non è solo di una sistemazione delle strutture sportive che Tottubella avrebbe bisogno. Tutti gli immobili comunali sono in totale disfacimento. Cadono a pezzi le ex scuole, l’ex ambulatorio medico, i marciapiedi sono impercorribili, le pensiline alle fermate dei mezzi pubblici sono lo specchio di un degrado che affonda le sue radici lontano nel tempo.«Qui sono decenni che le amministrazione pubbliche non si preoccupano della borgata. Almeno si consenta di poter fare qualcosa a noi che non vogliamo essere cittadini di serie B».

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