La Nuova Sardegna

Sassari

La battaglia di Monica continua dentro la Sgb

di Mauro Tedde
La battaglia di Monica continua dentro la Sgb

Per la donna che ogni giorno si incatena ai cancelli si muovono sindaco e parroco Tedde (FI): «Subito il passaggio all’Asl, la Fondazione non può pagare le bollette»

11 febbraio 2016
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PLOAGHE. Prosegue alla Sgb di Ploaghe la solitaria protesta di Monica Mei, la dipendente che ogni giorno si sta incatenando per avere risposte concrete sul pagamento degli stipendi arretrati. Visto il freddo pungente di questi giorni il sindaco, il parroco e il comandante di stazione dei carabinieri sono riusciti a convincere la madre di famiglia, che è diversamente abile, a spostarsi all’interno della struttura per evitare ben più gravi conseguenze.

Intanto sulla vicenda si registra un intervento del capogruppo di FI in Consiglio regionale Marco Tedde. «Dopo oltre due mesi dall'approvazione della legge e due settimane dall'approvazione del regolamento attuativo, a cui ancora non è seguito il decreto del presidente della Regione, la giunta regionale non sa che pesci prendere nell'avviare il percorso di assorbimento della Sgb da parte della Asl di Sassari – scrive l’ex sindaco di Alghero – e nel frattempo circa 200 lavoratori attendono il pagamento di almeno un acconto sulle 6 mensilità sinora dovute e la Fondazione annaspa in una situazione che rischia di diventare senza ritorno. I conti correnti bancari sono paralizzati e sono bloccati anche i crediti verso le Asl e i Comuni dalle legittime azioni dei creditori che hanno promosso le espropriazione presso terzi. Ciò comporta – sottolinea Tedde – la assoluta paralisi amministrativa e l'impossibilità anche di pagare la bolletta Enel o acquistare il gasolio per il riscaldamento. L'Asl ed i Comuni non onorano i loro debiti e i fornitori non vengono pagati causando grosse difficoltà finanziarie anche alle imprese che erogano servizi. Nel frattempo maturano debiti nei confronti dell'Inps, con conseguenze nefaste sul Durc, dell'erario e di Equitalia. Una situazione esplosiva e oramai incancrenita dall'assenza di atti significativi da parte della giunta regionale, completamente assente. E' indispensabile che con estrema urgenza la Asl ed il Comune di Ploaghe definiscano le questioni che riguardano il patrimonio e che l'assessorato dia un minimo di ristoro finanziario, sia per retribuire il personale ormai allo stremo che per dare un po’ di ossigeno alla Fondazione perché possa affrontare i passaggi procedimentali con un minimo di serenità. Diversamente - accusa il consigliere azzurro - gli inadempienti dovranno assumersi la grossa responsabilità di avere fatto naufragare definitivamente la Fondazione, con conseguenze drammatiche per il territorio, per i lavoratori e per le loro famiglie».

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