La Nuova Sardegna

Sassari

Accoltellò la compagna, il pm chiede 10 anni

Accoltellò la compagna, il pm chiede 10 anni

Un giovane moldavo era stato arrestato per aver rapinato e tentato di uccidere una donna ucraina

18 febbraio 2016
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SASSARI. Dieci anni di carcere per aver tentato di uccidere la convivente, ferendola alla gola con un coltello durante una rapina avvenuta sette anni fa tra le mura domestiche in un’abitazione di via Lamarmora. È la richiesta di condanna avanzata dal pubblico ministero Carlo Scalas nei confronti di Alexandru Postolachi, 34 anni, moldavo, arrestato nel mese di aprile del 2009 con l’accusa di tentato omicidio, rapina e maltrattamenti in famiglia.

Il collegio presieduto da Elisa Marras (a latere Sergio Deluca e Cristina Arban) dovrà decidere senza aver ascoltato la testimonianza della vittima. La donna, una cittadina ucraina di 54 anni, dopo la denuncia aveva cercato infatti di ritrattare e durante il processo, nonostante gli inviti a comparire, non si è mai presentata alle udienze.

Alexandru Postolachi, difeso dall’avvocato Marco Manca, era stato arrestato dai carabinieri poco dopo il fatto. Secondo le accuse l’uomo aveva accoltellato alla gola la convivente per farsi consegnare la somma di otto euro. Poi era stato lui stesso a chiamare i carabinieri per dare l'allarme.

Poco più tardi era stato rintracciato e arrestato dai militari del nucleo radiomobile. In mano aveva ancora il coltello sporco di sangue. L'episodio era accaduto una domenica mattina nel centro storico, in una abitazione di via Lamarmora.

Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri, Alexandru Postolachi era tornato a casa ubriaco e aveva aggredito la compagna per farsi consegnare del denaro. Di fronte al rifiuto della donna, aveva estratto un coltello e l'aveva ferita alla gola. Poi era scappato. Dalle verifiche successive era risultato che era stato proprio lui, dal suo cellulare, a chiamare i carabinieri per raccontare della donna ferita durante una rapina in via Lamarmora. La vittima era stata soccorsa dall’equipe sanitaria del 118 e ai militari del nucleo radiomobile aveva raccontato di essere stata ferita dal convivente che le aveva portato via otto euro. L'uomo era stato rintracciato mentre si aggirava per le vie del centro storico e arrestato. Inutile il tentativo di fornire false generalità. Pochi mesi dopo, tornato in libertà, Postolachi aveva rapinato la compagna una seconda volta alla fermata degli pullman di via padre Zirano. La sentenza è attesa per lunedì prossimo. (l.f.)

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