La Nuova Sardegna

Sassari

Accoltellò la compagna, 2 anni e 4 mesi

Accoltellò la compagna, 2 anni e 4 mesi

Condannato un moldavo accusato di tentato omicidio. Il giudice derubrica in lesioni aggravate

23 febbraio 2016
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SASSARI. Reato derubricato da tentato omicidio a lesioni aggravate e pena, quindi, ridotta. È stato condannato a due anni e quattro mesi – contro i dieci chiesti dal pubblico ministero Carlo Scalas – Alexandru Postolachi, 34 anni, moldavo, arrestato nel mese di aprile del 2009 con l'accusa di tentato omicidio, rapina e maltrattamenti in famiglia. Era stato accusato di aver tentato di uccidere la convivente, ferendola alla gola con un coltello durante una rapina avvenuta sette anni fa tra le mura domestiche in un’abitazione di via Lamarmora.

La richiesta di condanna era stata avanzata dal pubblico ministero Scalas cinque giorni fa. Ieri la sentenza del collegio presieduto da Elisa Marras (a latere Sergio Deluca e Cristina Arban) che ha deciso senza aver potuto ascoltare la testimonianza della vittima. La donna, una cittadina ucraina di 54 anni, dopo la denuncia aveva cercato infatti di ritrattare e durante il processo, nonostante gli inviti a comparire, non si è mai presentata alle udienze.

Alexandru Postolachi, difeso dall’avvocato Marco Manca, era stato arrestato dai carabinieri poco dopo il fatto. Secondo le accuse l’uomo aveva accoltellato alla gola la convivente per farsi consegnare la somma di otto euro. Poi era stato lui stesso a chiamare i carabinieri per dare l’allarme. Poco più tardi era stato rintracciato e arrestato dai militari del nucleo radiomobile. In mano aveva ancora il coltello sporco di sangue.

L’episodio era accaduto una domenica mattina nel centro storico di Sassari, in una abitazione di via Lamarmora. Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri che intervennero sul posto, Alexandru Postolachi era tornato a casa ubriaco e aveva aggredito la compagna per farsi consegnare del denaro. Di fronte al rifiuto della donna, aveva estratto un coltello e l’aveva ferita alla gola. Poi era scappato. Dalle verifiche successive era risultato che era stato proprio lui, dal suo cellulare, a chiamare i carabinieri per raccontare della donna ferita durante una rapina in via Lamarmora. La vittima era stata soccorsa dall’èquipe sanitaria del 118 e ai militari del nucleo radiomobile aveva raccontato di essere stata ferita dal convivente che le aveva portato via otto euro. L’uomo era stato rintracciato mentre si aggirava per le vie del centro storico e subito arrestato. Inutile il tentativo di fornire false generalità.

Pochi mesi dopo, tornato in libertà, Alexandru Postolachi aveva rapinato la compagna una seconda volta alla fermata dei pullman di via padre Zirano. Lunga vicenda giudiziaria che si è chiusa con la lettura della sentenza di ieri mattina.

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