La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, fumo vietato nei parchi e nei giardini pubblici

di Giovanni Bua
Sassari, fumo vietato nei parchi e nei giardini pubblici

Ordinanza del sindaco che bandisce il tabacco dai luoghi frequentati da bambini. I controlli saranno fatti da polizia municipale e barracelli, multe fino a 500 euro

26 febbraio 2016
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SASSARI. Stop al fumo all'interno e in prossimità delle aree attrezzate destinate al gioco e alle attività sportive di bambini e ragazzi e presenti sia nei parchi e giardini pubblici che in tutte le altre aree verdi già istituite o di futura realizzazione nel territorio comunale.

Lo ha disposto il sindaco Nicola Sanna con un’ordinanza emanata mercoledì in qualità di autorità sanitaria locale. I trasgressori saranno puniti con una sanzione da 25 a 500 euro i cui proventi verranno utilizzati per campagne informative sui rischi alla salute del fumo diretto e passivo. A far osservare il divieto sarà il comando di polizia municipale, le altre forze di polizia e la compagnia barracellare.

La città di Sassari si allinea dunque alle migliori pratiche a livello locale e nazionale, e bandisce il fumo dai propri spazi verdi. Una scelta condivisa e richiesta da più parti (gli ultimi a presentare una mozione in materia lo scorso novembre sono stati i consiglieri comunali del M5S) che diventa effettiva.

«L’abitudine al fumo – recita l’ordinanza – rappresenta uno dei più gravi problemi di sanità pubblica a livello mondiale ed è uno dei maggiori fattori di rischio nello sviluppo di patologie neoplastiche, cardiovascolari e respiratorie. L’Organizzazione mondiale della sanità calcola che quasi 6 milioni di persone perdono la vita ogni anno per i danni da tabagismo, fra le vittime oltre 600mila sono non fumatori esposti al fumo passivo. Dal rapporto 2015 presentato dall'Istituto Superiore di Sanità risulta che circa il 73 per cento dei fumatori ha iniziato a fumare tra i 15 e i 20 anni e il 12,9 per cento anche prima dei 15 anni».

«Siamo convinti - afferma il sindaco di Sassari Nicola Sanna - che siano proprio gli adulti a dover dare a bambini e ragazzi esempi di stili di vita orientati alla salute e più rispettosi dell'ambiente e degli spazi della comunità. Per questo vogliamo promuovere e facilitare l'assunzione di comportamenti che influiscono positivamente sullo stato di salute dei nostri cittadini, modificando quei fattori di rischio che causano un gran numero di morti premature e che determinano una cattiva qualità della vita».

«Abbiamo voluto allinearci agli standard di altre città italiane e europee - aggiunge l'assessore all'Ambiente Fabio Pinna - con una modalità in più per difendere il diritto alla salute dei nostri concittadini, in particolare dei minori e delle donne in stato di gravidanza, e garantire rispetto anche per la grande fascia di popolazione di non fumatori».

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