La Nuova Sardegna

Sassari

Ittiri, è morto l’anziano pensionato caduto dal tetto

Ittiri, è morto l’anziano pensionato caduto dal tetto

L’uomo era stato ricoverato in rianimazione a Sassari L’incidente forse causato dalle onduline usurate dal tempo

02 marzo 2016
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ITTIRI. È morto ieri pomeriggio, nel reparto di rianimazione dell’ospedale civile di Sassari dove era stato ricoverato sabato mattina, Angelo Bossi, pensionato di 85 anni.

L’uomo era caduto dal tetto di una casetta per gli attrezzi, in località Camedda, sulla strada per Banari.

Angelo Bossi si era recato in campagna in compagnia della moglie perché doveva riparare l’ondulina del tetto della casetta degli attrezzi.

Dopo aver piazzato la scala sulla parete, era salito sul tetto dalla casetta ma l’ondulina, forse usurata dal tempo, aveva ceduto di colpo.

Angelo Bossi non era riuscito ad aggrapparsi ed era precipitato da un’altezza di tre metri davanti allo sguardo atterrito della moglie. Sotto choc la donna aveva avvertito alcuni vicini che avevano allertato la centrale operativa del 118.

I soccorsi erano scattati immediatamente: a Camedda era arrivata un’ambulanza “medicalizzata” del 118 che aveva provveduto a stabilizzare il ferito e a trasportarlo al pronto soccorso dell’ospedale civile di Sassari.

Qui i medici si erano resi conto della gravità delle lesioni riportate da Angelo Bossi (un violento trauma cranico e diverse fratture) e ne avevano disposto l’immediato trasferimento nel reparto di rianimazione. Le condizioni erano critiche e i medici si erano riservati la prognosi.

Ieri pomeriggio Angelo Bossi, che non ha mai ripreso conoscenza, è morto.

Pochi dubbi sulla dinamica dell’incidente, mentre restano da individuare le cause che hanno provocato il cedimento del tetto della casetta per gli attrezzi e la caduta del pensionato.

I carabinieri, intervenuti a Camedda con il 118 e i vigili del fuoco attendono di conoscere gli esiti degli accertamenti proprio di questi ultimi, così da poter trasmettere il rapporto alla magistratura.

Il sopralluogo dei pompieri e dei carabinieri non avrebbe aggiunto ulteriori elementi a quelli raccolti subito dopo l’incidente anche se l’ultima parola spetta comunque al magistrato che dovrà decidere se archiviare i meno l’inchiesta al momento a carico di ignoti.

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