Lo sviluppo rurale parte da energia, turismo e agricoltura
Oggi a Osilo il Gal Anglona Romangia presenta il piano Il prossimo mese la seconda fase degli incontri pubblici
OSILO. Il territorio dell'Anglona e della Romangia si prepara alle sfide lanciate dal “Programma di sviluppo rurale per la Regione Sardegna 2014-2020”. Di questo e delle nuove opportunità che si aprono per il mondo delle campagne, si parlerà nell'incontro che si tiene oggi (giovedì), alle 18, nella sala convegni dell'ex mercato civico.
L'appuntamento è promosso dal "Gal" Gruppo di azione locale Anglona-Romangia, con la collaborazione del Comune, e con l'assistenza tecnica dell'Agenzia regionale Laore, e persegue l'obiettivo di «attivare un percorso unitario partecipativo per definire le strategie di sviluppo del territorio». Nel corso dell'incontro, il Gruppo di azione locale esporrà i risultati del Piano 2007-2013 e presenterà le linee guida per la costruzione della nuova strategia di sviluppo locale di tipo partecipativo, Misura 19, "Sostegno allo sviluppo locale Leader (Clld - Community led local development)".
«Il Programma di sviluppo rurale 2014-2020 (Psr) - scrive il Gal nella nota di presentazione - ed in particolare la Misura 19, prevede che lo sviluppo locale di tipo partecipativo sia gestito da Gal con una popolazione compresa tra i 15.000 e i 100.000 abitanti, composti da un partenariato pubblico privato, dotati di una struttura tecnica adeguata e costituiti in una forma giuridica atta a garantire la partecipazione democratica e dal basso del territorio, nonché concentrato sui territori classificati "C" e "D" (in base ad una serie di parametri socio-economici), caratterizzati da rilevante calo demografico, da frammentazione amministrativa, da carenza di servizi e da fragilità del sistema produttivo ed attuato attraverso strategie territoriali di sviluppo locale integrate e multisettoriali".
Nell'ambito della nuova programmazione, le strategie di sviluppo locale verranno attuate dai Gal attraverso i Piani di azione locale (Pda) che dovranno concentrarsi prioritariamente su massimo tre ambiti di intervento, tra quelli contemplati dallo stesso Psr. La lista degli ambiti tematici di intervento comprende: sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali (agro-alimentari, artigianali e manifatturieri, produzioni ittiche); sviluppo della filiera dell'energia rinnovabile (produzione e risparmio energia); turismo sostenibile; cura e tutela del paesaggio, dell'uso del suolo e della biodiversità (animale e vegetale); valorizzazione e gestione delle risorse ambientali e naturali; valorizzazione di beni culturali e patrimonio artistico legato al territorio; accesso ai servizi pubblici essenziali; inclusione sociale di specifici gruppi svantaggiati e/o marginali; legalità e promozione sociale nelle aree ad alta esclusione sociale; riqualificazione urbana con la creazione di servizi e spazi inclusivi per la comunità; reti e comunità intelligenti. Un incontro su queste tematiche si è tenuto già a Ploaghe il 7 marzo, mentre un altro ne seguirà a Perfugas il 14.
Dopo il 31 marzo, infine, prenderà il via la seconda fase degli incontri pubblici, con l'avvio dei tavoli tematici.