La Nuova Sardegna

Sassari

La siccità non fa più paura: al Lerno ritorna l’acqua

di Barbara Mastino
La siccità non fa più paura: al Lerno ritorna l’acqua

Grazie alle piogge sembra scongiurato il blocco dell’irrigazione nelle campagne Il Consorzio di Bonifica: «Ma non rinunciamo a potenziare le risorse idriche»

12 marzo 2016
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OZIERI. Le abbondanti piogge di questi giorni sembrano aver scongiurato il blocco della stagione irrigua nella Piana di Chilivani, ma non bisogna abbassare la guardia. Lo dice il presidente del Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna, Diego Pinna, che pur potendo «tirare un sospiro di sollievo» ribadisce l’importanza di portare avanti progetti presentati nelle scorse settimane alla Regione e all’Enas: su tutti, quello volto a portare al massimo invaso (72 milioni di metri cubi) la quota di collaudo nella diga di Monte Lerno di Pattada.

«La situazione – dice Pinna – in un mese si è letteralmente trasformata: siamo passati infatti da una situazione di criticità assoluta con la presenza, nell’invaso sul fiume Lerno di Pattada, di circa 13 milioni di metri cubi d’acqua (che era interamente destinata all’uso civile) allo stato attuale che è ben oltre i 25 milioni di metri cubi. Le abbondanti piogge di questi giorni non hanno certo risolto definitivamente il problema, ma certamente ci hanno avviato verso una favorevole soluzione della crisi che ha caratterizzato tutta la nostra Regione e in particolare il Nord Sardegna. Questo non ci fa comunque rinunciare ai nostri progetti, e ci auguriamo che proseguano i lavori di studio, progettazione e realizzazione per riportare l’invaso del Lerno alla quota contenibile di 72 milioni di metri cubi e attendiamo la risorsa finanziaria assegnata (200mila euro) che sarà destinata ad eliminare le perdite verificatesi nella rete di adduzione che dalla diga di Pattada porta l’acqua nella piana di Chilivani». Un altro intervento che gli amministratori consortili, con l’appoggio delle istituzioni locali e delle organizzazioni di categoria, hanno sollecitato alle autorità regionali è quello relativo al sollevamento idrico dal lago Coghinas (diga Muzzone), progetto che fa parte del Piano stralcio di bacino per le risorse idriche sarde. «Un intervento di notevole importanza - dice Pinna - in quanto consentirebbe di integrare la risorsa proveniente dalla diga di Pattada consentendo anche un estendimento della rete consortile».

Nel frattempo i consorziati possono iniziare a programmare la stagione irrigua ormai alle porte, anche perché è stata prorogata al 30 marzo la scadenza per l’invio delle domande per la fornitura d’acqua. Al momento la dotazione stabilita è di 6mila metri cubi per ettaro per tutte le colture e i sistemi di distribuzione; dopo il 30 aprile, in base ai volumi assegnati dall’agenzia regionale, si procederà agli adempimenti regolamentari relativi all’avvio del servizio e si stabiliranno i volumi definitivi.

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