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Con “Sestos” rivive l’abito dei nuragici

Con “Sestos” rivive l’abito dei nuragici

ITTIRI. In queste ultime ore di attesa per la VII edizione di “Sestos 2016, aspettando Folk Festa” cresce l'interesse per quanto di originale e di diverso l'associazione Ittiri Cannedu, presieduta...

19 marzo 2016
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ITTIRI. In queste ultime ore di attesa per la VII edizione di “Sestos 2016, aspettando Folk Festa” cresce l'interesse per quanto di originale e di diverso l'associazione Ittiri Cannedu, presieduta da Piero Simula, riuscirà a presentare oggi sabato 19 marzo, nel convegno che si aprirà alle ore 15.30, alla Biblioteca Francescana in via Sassari e dove studiare, conoscere, rispettare e continuare la tradizione del vestiario della Sardegna, sarà il tema centrale.

Si inizierà con la proiezione di cortometraggi sull'abbigliamento ed oreficerie tradizionali: Mastros de Galania, a cura di Tonino Basile; Documentare, Ricordare, Rivivere, a cura di Andrea Zucca Pais; Ammentos de chie l'at connotu, a cura di Martino Arca.

Alle 17,30, così come nelle passate edizioni, il pubblico potrà ascoltare le relazioni di cinque studiosi, su temi riguardanti tessuti, fogge, ornamenti, iconografia e storia dell'abbigliamento tradizionale di Ittiri e di varie aree dell'isola.

Elisabetta Alba illustrerà il vestiario delle donne della civiltà nuragica sottolineandone caratteri, differenze e somiglianze con il costume popolare ottocentesco. Antonella Fois opererà una trattazione sui gioielli, di fattura locale e d'importazione e sugli ornamenti dell'età nuragica. Giammario Demartis, curatore scientifico del convegno, illustrerà un argomento poco noto: il vestiario neonatale dei bambini con particolare riferimento ad Ittiri dal 1800 agli anni cinquanta del 1900.

Sarà Matteo Atzeni a mostrare il lavoro di "rilievo grafico" dell'abbigliamento tipico di Selargius: Martino Arca darà conto del vestiario da vedova di Selargius, come risultava nel periodo 1900-1920, con una sua analisi ricostruttiva. Nell'ambiente dei gruppi folk e degli appassionati di costumi si registra una grande attesa per conoscere il "Maestro/a" al quale andrà l'ambito premio di "Manos de Oro" che viene, appunto, assegnato ad un artigiano/a che si è particolarmente distinto nella confezione di abiti, tessuti o gioielli tradizionali della Sardegna.

Vincenzo Masia

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