La Nuova Sardegna

Sassari

Thiesi, da una fonte esce olio combustibile al posto dell’acqua

Thiesi, da una fonte esce olio combustibile al posto dell’acqua

Lo strano fenomeno si è verificato in un terreno privato. Stupore in paese: esclusa nella zona la presenza di serbatoi

04 aprile 2016
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THIESI. Da una fontana, invece dell’acqua, è cominciato a uscire olio combustibile. Lo strano fenomeno si è verificato una settimana fa in un terreno di proprietà privata che si trova a valle del palazzo comunale, nella zona chiamata S’Ortu de Palatu, vicino a un corso d’acqua che si immette nel Bidighinzu. E adesso l’area è stata posta sotto sequestro giudiziario dalla Forestale che ha inviato il dossier con il materiale finora raccolto alla Procura della Repubblica di Sassari. È stato lo stesso proprietario, Gavino Murru, a chiedere l’intervento delle guardie forestali e della polizia municipale davanti a un caso di inquinamento che ha a tutt’ora dell’inspiegabile. Perché non si capisce cosa l’abbia originato e da dove quel flusso di gasolio arrivi. Esclusa la presenza nella vicinanze di un serbatoio di combustibili, ci si sta interrogando come quell’olio inequivocabilmente inquinante abbia potuto sgorgare da una delle fonti che arricchiscono una proprietà privata di tre ettari vicino al Rio Badde Serena.

Dopo l’allarme, campioni del liquido misto ad acqua sono stati analizzati a Sassari dai laboratori dell’Arpas, l’Agenzia regionale per l’ambiente, che hanno confermato la presenza di idrocarburi. Quindi sono partite le operazioni di bonifica, con centinaia di litri di catrame prelevati perché si scongiurasse un ulteriore danno all’ambiente e la sistemazione di tubazioni per convogliare altrove il flusso nero proveniente dalla fontanella affinchè non scarichi nel Rio Badde Serena. L’area è stata completamente recintata, sono stati messi i sigilli e intanto proseguono le indagini per arrivare alla fonte dell’ inquinamento. Un bel grattacapo perché non sembra facile riuscire a trovare il capo del filo.

Lo conferma il sindaco Gianfranco Soletta: «Ancora non si è riusciti a stabilire l’origine ma intanto abbiamo provveduto, con le nostre squadre, alle attività di risanamento. Sembra incredibile che non si possa risalire alla perdita, perché da qualche parte il combustibile dovrà pur arrivare. Ma al momento è proprio così». L’acqua nera come petrolio ha riempito la vasca della fontana e poi più a valle un vascone usato per l’irrigazione, spargendosi tutt’intorno tra la vegetazione. Quando il proprietario se n’è accorto è rimasto senza parole e si è interrogato su cosa potesse essere successo. Nella sua proprietà non ci sono depositi di carburante, ma neanche nelle immediate vicinanze.

Il primo cittadino, in questi giorni lontano da Thiesi per motivi professionali, la prossima settimana avrà un quadro più completo dai suoi uffici tecnici: «Valuteremo allora se saranno necessari altri interventi».

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