La Nuova Sardegna

Sassari

thiesi

Ganau consegna l’Oscar del Saper fare agli chef premiati

Ganau consegna l’Oscar del Saper fare agli chef premiati

THIESI. L’edizione di “Manos in pasta 2016”, organizzata dalla “Cunfraria sabores de Meilogu”, con l’Associazione Mandra Antine, il pastificio Tanda e Spada, l’Associazione Limes e numerosi sponsor,...

07 aprile 2016
2 MINUTI DI LETTURA





THIESI. L’edizione di “Manos in pasta 2016”, organizzata dalla “Cunfraria sabores de Meilogu”, con l’Associazione Mandra Antine, il pastificio Tanda e Spada, l’Associazione Limes e numerosi sponsor, si è chiusa con un grande successo. «I premiati di Manos in Pasta testimoniano come, partendo dalla tradizione e sviluppando il concetto del “saper fare” si possa arrivare sino all’eccellenza internazionale». Con queste osservazioni , in una sala Sassu gremita di pubblico proveniente da tutta la Sardegna, il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, ha consegnato l’Oscar del Saper fare 2016 agli chef sardi di fama internazionale Sergio Mei e Roberto Flore. Erano presenti fra gli altri il presidente della Cunfraria Sabores de Meilogu, Pasquale Tanda, l’imprenditore caseario Giommaria Pinna e il giornalista gastronomico Giovanni Fancello, vincitore dell’edizione 2015, che ha moderato l’incontro.

Il maestro Sergio Mei, per anni executive chef del Four Season di Milano, ha visto il segreto del successo nella passione con cui pratica ogni sua attività. «Ho iniziato a fare questo mestiere perché mi piaceva ed eccomi qua, ha osservato, sono onorato di questo riconoscimento, ma la cosa più importante è riuscire a trasmettere queste capacità ai giovani». Roberto Flore, responsabile del Food Lab di Copenhagen, ha un segreto del tutto personale ma legato alla Sardegna. «Quando progetto un lavoro penso in sardo e poi traduco in danese – ha affermato –, un suggerimento datomi alcuni anni fa proprio da Giovanni Fancello e ora rivelatosi preziosissimo».

Particolare interesse ha suscitato l’intervento della studiosa canadese Afton Halloran, ricercatrice all’Università di Copenhagen, attualmente impegnata in un progetto di ricerca sugli insetti commestibili in Thailandia e in Kenya, in particolare con allevamenti di grilli. «Anni fa vidi un documentario sul “casu martzu – ha spiegato –, e venni nell’Isola per fare ricerche. Rimasi quasi scioccata dalla bellezza di questo posto, dove tutti i prodotti sono veramente di qualità. Una qualità che merita di essere conosciuta nel mondo». Il sindaco Gianfranco Soletta e l’assessore alla Cultura, Salvatore Tanca, hanno espresso grande soddisfazione per la riuscita dell’evento, ideato dalle associazioni thiesine con la collaborazione del Comunei. Già dal prossimo anno, Manos in Pasta potrà essere indirizzato verso qualsiasi settore, sempre restando in tema di saper fare. Grande successo ha registrato anche la mostra d’arte “On the table”, curata da Stefano Resmini, che, a fianco alle opere di Aligi Sassu, ha portato “il corredo” di Pietruccia Bassu, le sculture iperrealiste sul sapone di Sergio Fronteddu e le tavole fotografiche di Adriano Mauri sui progetti gastronomici di Sergio Mei. L’esposizione resterà aperta mattina e sera sino al 10 aprile.

Emidio Muroni

In Primo Piano
L’intervista

Giuseppe Mascia: «Cultura e dialogo con la città, riscriviamo il ruolo di Sassari»

di Giovanni Bua
Le nostre iniziative