La Nuova Sardegna

Sassari

Fiera, per farla crescere va migliorata la logistica

di Barbara Mastino
Fiera, per farla crescere va migliorata la logistica

Numerose le proteste degli addetti ai lavori fatte proprie dal Partito dei sardi Tante le criticità emerse: dalla viabilità agli spazi ridotti, all’assenza di elettricità

17 aprile 2016
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OZIERI. A una settimana dalla Fiera di Ozieri, l’evento fa ancora parlare di sé. Sia in positivo, visti i numeri da record di partecipanti ed espositori, sia in negativo per alcune criticità emerse nel corso della due giorni di esposizioni. Le lamentele riguardano soprattutto le questioni logistiche: troppo caos, alla Fiera, sia per l’elevatissimo numero di persone presenti, ma questo è fisiologico, sia anche per qualche difetto nell’organizzazione degli spazi e dei servizi. Difetti segnalati in primo luogo da molti espositori e commercianti, che chiedono a gran voce al Comune che per il prossimo anno si imposti un più efficiente piano di fornitura del supporto logistico, di organizzazione del “traffico interno”, del posizionamento degli stand. Le loro lamentele sono ora portate all’attenzione degli amministratori dall’esponente del Partito dei Sardi Davide Giordano, che in una nota espone le problematiche emerse. Tra queste la mancanza di allacci alla corrente elettrica negli spazi esterni, «comunicata solo pochi giorni prima dell’inizio della fiera e dopo che i commercianti avevano pagato una media di 230 euro ciascuno per il suolo pubblico». Un disagio al quale si è dovuto far fronte con l’uso di gruppi elettrogeni, con conseguente aggravio dei costi. Ma non è tutto: altro grave, problema emerso è stato quello della percorribilità degli spazi, aggravato dalle abbondanti piogge di sabato, che hanno prodotto, nei luoghi dove in cui il manto stradale è completamente assente, distese di fango che hanno reso numerosi stand quasi inaccessibili. «Sarebbe bastato spargere un po’ di ghiaia», dice Giordano riferendo il suggerimento dei commercianti. Altra criticità riguarda le recinzioni, che da anni versano in condizioni “pietose”: un problema che riguarda i giorni della Fiera, ma anche tutto il resto dell’anno quando l’area ospita numerosi atleti che quotidianamente si allenano e percorrono la pista ciclabile e la strada adiacente. «Perché l'amministrazione comunale – dice Giordano – non cerca finanziamenti pubblici e investe in un comparto così importante? Nel 2018 Ozieri diventerà Fiera Nazionale: perché allora, visti i numerosi successi, non si crea un ente fiere?». Questa la proposta di Giordano, che per la verità non è il primo a farla: da tempo è emersa la necessità che la Fiera non sia solo un evento ma che divenga per tutto l’anno un “luogo” «per promuovere gli scambi commerciali del comparto, sostenendo nel contempo l’immagine del prodotto; magari per ospitare importanti eventi collaterali che rappresentano un momento fondamentale di scambio tra operatori, mondo politico, opinion leaders e stampa». Il protocollo d’intesa firmato dal Comune di Ozieri con quelli di Macomer e Arborea, che ospitano fiere altrettanto importanti, potrà forse essere la base per ottenere, con richieste unitarie, quel sostegno dalla Regione e dallo Stato che potrebbe essere fonte di erogazione di finanziamenti, che potrebbero anche essere dedicati a un miglioramento delle strutture che renderebbe più efficace l’attuazione di un nuovo piano della logistica del quale a Ozieri c’è effettivamente bisogno.

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