La Nuova Sardegna

SASSARI. La Rianimazione del Santissima Annunziata di Sassari è un’eccellenza europea per le donazioni di organi. Nel 2015 i donatori segnalati dalla principale struttura ospedaliera del Nord Ovest Sardegna al Centro regionale dei trapianti sono stati 20.

Per l’Unità operativa diretta da Guglielmo Padua, all’interno della quale il responsabile del Centro trapianti è la dottoressa Lidia Doddo e il coordinatore delle attività di Rianimazione è Alessandro Nasone, è il miglior risultato dal 2000 ma ha rilevanza anche a livello internazionale.

L’anno scorso i donatori segnalati in Sardegna sono stati 57, pari a 34,2 per milione di abitanti: ai 20 dell’ospedale civile di Sassari si aggiungono i 17 dell’ospedale Brotzu di Cagliari e i 10 di Nuoro e di altri ospedali isolani. Per avere un parametro, le reti ospedaliere di Madrid e Barcellona, considerate un’eccellenza, viaggiano a una media annua di 30/36 donatori per milione di abitanti. Non solo: se rapportati al bacino di utenza, i donatori segnalati in un anno dal Santissima Annunziata sono 40 per milione di abitanti, dato comparabile alle migliori realtà continentali e nettamente superiore alla media italiana, che si aggira sui 20-25 donatori per milione di abitanti.

Ulteriori indicatori relativi al livello di efficienza del processo di donazione, a disposizione del Centro regionale dei trapianti, rimarcano come l’efficacia del processo di procurement - che va dal reperimento e identificazione del potenziale donatore alla diagnosi di morte encefalica, dall’accertamento di idoneità del potenziale donatore alle cure intensive orientate al trapianto, dal consenso personale e dei familiari del donatore al prelievo degli organi - consenta di annoverare la Rianimazione di Sassari tra i reparti di eccellenza in Europa.

Un record positivo che, in un quadro generale di abbassamento generale del livello dei servizi, va tutelato e rinforzato.