La Nuova Sardegna

Sassari

Tragedia di Sorso, per il 16enne Giorgio forse fatale una buca in mezzo alla strada

di Salvatore Santoni
La moto del giovane Giorgio Cattari dopo l'incidente che gli è costato la vita
La moto del giovane Giorgio Cattari dopo l'incidente che gli è costato la vita

Il giovane ha perso il controllo della sua moto e si è schiantato sulle automobili in sosta: guidava la sua Aprilia 125 da appena un paio di giorni

21 aprile 2016
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SORSO. Via Sardegna è un lungo rettilineo che da Sorso si arrampica verso Sennori. Eccetto in un pezzetto di strada nella parte bassa, dove una semicurva a sinistra crea un restringimento tra il marciapiede e le auto in sosta sull'altro lato. È l’imbuto che ieri sera 20 aprile intorno alle 19,30 ha tradito Giorgio Cattari, studente 16enne di Sorso. Il giovane ha perso il controllo della sua moto, un’Aprilia 125, andando a sbattere contro due auto in sosta. L'impatto è stato tremendo e trenta minuti di tentativi di rianimazione da parte del 118 sono stati inutili: il ragazzo è morto dopo pochi minuti. Sul porto sono intervenuti anche i carabinieri di Sorso, il questore di Sassari e alcune squadre della polizia.

L'impatto è avvenuto più o meno all'incrocio tra le vie Sardegna e Sicilia, lungo la strada che conduce a Sennori. Esattamente dove era diretto Giorgio, il baby calciatore tranquillo e spensierato che in sella alla sua Aprilia 125 stava raggiungendo alcuni amici per passare una serata in allegria. Con gli altri compagni di squadra, quelli del Sorso calcio, aveva appena trascorso alcune ore sul campo da gioco, tra risate e tocchi di fino al pallone. Il 16enne ha lottato per la vita fino all'ultimo. Subito dopo l'incidente si è rialzato, ha tolto il casco ma si è accasciato subito dopo.

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Nel frattempo, gli amici e decine di persone accorse in strada tentavano di soccorrerlo. «Ho sentito un boato e sono uscito per capire cos'era successo – racconta Claudio, il proprietario del fuoristrada sul quale è stato scaraventato il ragazzino sorsense –. L’ho visto a terra mentre altri ragazzi cercavano di soccorrerlo».

Tra i primi ad arrivare c'è pure chi giura di averlo visto ancora in vita. «Quando sono arrivato mi pare che respirasse ancora. Era già senza casco ma dopo poco si è accasciato», racconta un altro uomo. I primi soccorritori ad arrivare sul posto sono stati i paramedici di Sardegna emergenza. Poco più tardi è arrivata anche un’ambulanza medicalizzata partita da Porto Torres, i carabinieri di Sorso e la polizia stradale. Purtroppo il cuore di Giorgio Cattari non ha retto per le gravissime le lesioni riportate. E per i medici del 118 non c'è stato niente da fare, nonostante oltre mezz'ora di tentativi di rianimazione. A bordo della sua fiammante Aprilia 125, la guidava da pochissimi giorni, aveva attraversato tutta la città, partendo dallo stadio dei biancocelesti e risalendo verso via Sardegna.

Il suo viaggio si è interrotto troppo presto, in quella semicurva. E c'è un dettaglio che nelle prossime ore sarà sicuramente oggetto di approfondimento da parte dei carabinieri di Sorso, che dovranno stabilire la dinamica dell'incidente. Si tratta di una buca che si trova proprio al centro della carreggiata, qualche metro prima del luogo dell'incidente, in cui la moto di Giorgio Cattari è andata a impattare sulle auto in sosta.

Un dettaglio che non è sfuggito ai residenti. «Quel punto è pericoloso, andrebbe sistemato», dice un'anziana mentre parla con i vicini di casa. Tra i primi a esprimere cordoglio alla famiglia del giovane c'è il primo cittadino di Sorso. «Conosco la famiglia Cattari e voglio esprimere loro la vicinanza e il cordoglio di tutta la comunità di Sorso. La perdita di Giorgio è un dispiacere troppo grande per tutta la popolazione», dice Giuseppe Morghen. In lutto anche la società sportiva Sorso calcio, che ha affidato a Facebook un messaggio in ricordo del giovane calciatore e listato a lutto il profilo della squadra.

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