La Nuova Sardegna

Sassari

Sgb, volano i pc e arrivano i carabinieri

di Mauro Tedde
Sgb, volano i pc e arrivano i carabinieri

Tensione a Ploaghe, i lavoratori da 8 mesi senza stipendio hanno invaso gli uffici: «Basta promesse»

23 aprile 2016
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PLOAGHE. Prima o poi doveva accadere. Il vaso è colmo da troppo tempo e le lunghe e legittime recriminazioni dei lavoratori della San Giovanni Battista di Ploaghe, da 8 mesi senza stipendio, sono sfociate ieri in una protesta piuttosto vivace che ha rischiato davvero di finire fuori controllo. I lavoratori hanno invaso gli uffici amministrativi dell’Ipab urlando a gran voce la loro disperazione. Qualcuno ha anche preso un computer degli uffici e lo ha lanciato nel cortile. Sono intervenuti persino i carabinieri della stazione di Ploaghe e insieme al sindaco e ad altri amministratori hanno cercato di riportare la calma e di stemperare gli animi ormai sopraffatti dalla rabbia e da un’estenuante attesa che non vede niente di buono all’orizzonte.

In effetti la situazione della Sgb è arrivata ormai al capolinea. L’ennesima tegola caduta sulla testa dei lavoratori è quella di Equitalia che ha dichiarato la decadenza della Fondazione da un pagamento dilazionato di tributi e ha preannunciato la doverosa azione esecutiva verso i crediti vantati nei confronti degli enti pubblici per un ammontare di 1,4 milioni di euro. Per cui la Asl di Sassari non può procedere all’emissione dei mandati di pagamento poiché l’ente non ha ottemperato alla rateizzazione con gli enti previdenziali determinando di fatto il blocco dei pagamenti. «I lavoratori sono stremati – spiegano in un comunicato le segreterie territoriali e aziendali di Cgil-Fp, Cisl-Fp e Uil-Fpl – Chi ha potuto si è licenziato, altri, come gli autisti dei pulmini dei disabili, sono stati costretti a fermarsi con la conseguenza che i pazienti dei centri diurni non possono eseguire i trattamenti riabilitativi. Se non si corre subito ai ripari con un intervento autorevole da parte dell’assessore regionale Arru la situazione potrebbe esplodere, perché la struttura non sarebbe più in grado di garantire assistenza ai pazienti ricoverati». Iniziano a mancare anche i beni essenziali come i guanti del personale sanitario e i biscotti della colazione e a preoccupare sono anche i gestori telefonico e dell’energia elettrica che hanno comunicato che la settimana prossima entrambi i servizi potrebbero essere interrotti. L’assessore Arru è stato informato della situazione e ha inviato un fax con il quale chiede la convocazione a Cagliari dei rappresentanti sindacali per le 16 di mercoledì prossimo. Ma l’invito è stato rispedito al mittente con al richiesta che sia lui, l’assessore, a incontrare i lavoratori martedì 26 a Ploaghe. «Non crediamo più alle sue promesse – hanno urlato – e gli chiediamo di accelerare gli adempimenti per l’estinzione dell’Ipab e per il passaggio alla Asl, ma soprattutto un intervento urgente per lo sblocco delle risorse che consentirebbe quel minimo di ossigeno necessario ai lavoratori e alle loro famiglie per sopravvivere». È intervenuto anche il vicecapogruppo di Fi in consiglio regionale Marco Tedde. «L’impegno dell’assessore della Sanità si è rivelato una promessa da marinaio – scrive – e la Fondazione è paralizzata dai numerosissimi decreti ingiuntivi e pignoramenti promossi dai dipendenti e ora anche dai fornitori, che agiscono per recuperare i loro crediti. A giorni la Sgb sarà costretta a chiudere e a rimandare a casa i pazienti».

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