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A 91 anni testimone dei valori della Resistenza

A 91 anni testimone dei valori della Resistenza

ITTIRI. La festa della liberazione dal fascismo, in un centro come Ittiri, che annovera tra i suoi nobili concittadini Giommaria Simula, medaglia d'oro al valor militare, rappresenta, fin dal 1945,...

27 aprile 2016
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ITTIRI. La festa della liberazione dal fascismo, in un centro come Ittiri, che annovera tra i suoi nobili concittadini Giommaria Simula, medaglia d'oro al valor militare, rappresenta, fin dal 1945, uno degli appuntamenti più significativi e partecipati in quanto, e questo lo sanno anche i giovanissimi.

Ittiri è stato uno degli ultimi Comuni a cedere al fascismo. Quest'anno, dopo le rituali cerimonie del raduno in Piazza del Comune, della visita alla torre dedicata ai caduti e della messa in suffragio, la celebrazione ha assunto un valore altamente culturale, oltre che commemorativo.

E' stato il sindaco Antonio Sau che, dopo aver deposto una corona di fiori al monumento ai caduti di tutte le guerre, assieme a Salvatore Grillo, classe 1921, reduce della campagna di Russia, ha attualizzato i valori della resistenza richiamandone i valori e ricordando quanti giovani, uomini e donne, persero la vita per la libertà.

«La resistenza - ha detto Sau - è stato, in primo luogo, una rivolta morale contro il regime fascista. A distanza di 71 anni dalla lotta di liberazione - ha sottolineato il Primo Cittadino - onoriamo, con riconoscenza e ammirazione, quanti scelsero di non omologarsi al regime rifiutando la sudditanza per diventare artefici della democrazia e della libertà. E' grazie a loro che oggi disponiamo di una Costituzione, strumento essenziale per impedire ogni possibile arroganza dell'autorità». Sau ha voluto ricordare che resistere significa «impedire il ritorno in politica di dilettantismi etici e di nuovi opportunismi faccendieri ».

«I princìpi della nostra Costituzione Repubblicana - ha concluso Sau - sono tanto facili da perdere, ma così difficili da riconquistare».

A fine cerimonia la banda musicale ha suonato l'inno nazionale.

Vincenzo Masia

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