La Nuova Sardegna

Sassari

Giusto tra i giusti: il dottor Andrea Loriga, medico sardo eroe in Lombardia

Un momento della commemorazione che si è svolta a Binasco
Un momento della commemorazione che si è svolta a Binasco

A Binasco il medico originario di Codrongianos è considerato un idolo. Antifascista, curava i poveri. Il sindaco Betza: «Gli intitoleremo una piazza»

29 aprile 2016
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CODRONGIANOS. A Binasco è una sorta di idolo, considerato come il medico migliore che qualunque paziente vorrebbe avere. Tanto da essere riconosciuto “giusto tra i giusti”. Il 22 aprile in suo onore è stata piantumata un quercia e dietro il monumento ai caduti un cippo con il suo nome: dottor Andrea Loriga.

Pochi conoscono la sua storia, soprattutto nel paese dove è nato, e cioè Codrongianos. «Io stesso – racconta il sindaco Luciano Betza – ho scoperto questa figura affascinante da un libro che due anni fa mi ha donato il presidente di un circolo culturale di Binasco. Ma poi ne ho apprezzato le qualità umane solo andando l’anno scorso a Binasco, parlando con la gente, e soppesando lo straordinario ricordo che ha lasciato di sè. Non a caso il circolo dei partigiani porta il suo nome».

Nacque nel 1904 a Codrongianos, “emigrato in continente” dopo la laurea in medicina, dal 1938 fu medico condotto di Binasco dove si prodigò “per stroncare l'epidemia di tifo che imperversò in paese nel 1942”. «Profondamente religioso e sinceramente antifascista», membro del CLN locale, salvò, aiutandola a fuggire in Svizzera, la famiglia dell'avvocato ebreo Augusto Weiller. Perseguitato, sottoposto a continue purghe con l’olio di ricino, sospeso senza stipendio, torturato, morì, nel 1945, di sfinimento per “percosse e flagellazioni”, a quaranta anni, lasciando la moglie con due figlioletti, su i quali, per tutta la vita, ha pesato il dolore dell’assenza fisica del marito e del padre.

Queste brevi note, però, non rendono giustizia alla figura del medico «infaticabile, pronto ad adempiere i suoi doveri quotidiani con sacrificio…, premuroso particolarmente con i meno abbienti che aiutava sia materialmente sia moralmente». Era, insomma, il medico che chiunque vorrebbe: uno che non cura solo la malattia, ma l’uomo ammalato. Così lo ricordano tutti quelli che l’hanno conosciuto o che, da bambini, hanno spesso sentito i grandi parlarne con rispetto e affetto. «Un uomo dalla straordinaria umanità, perché cercava di alleviare le sofferenze non solo con le sue conoscenze mediche, ma anche con il suo calore umano. Ai poveri, , dispensava gratuitamente i medicinali e accorreva al capezzale degli ammalati a qualsiasi ora del giorno e della notte…. Era un uomo straordinario che amava la libertà e gli uomini».

Anche Codrongianos il 21 maggio renderà onore a questo grande medico e patriota: «Suggelleremo il gemellaggio con Binasco – dice Luciano Betza – ospiteremo il sindaco e in quell’occasione intitoleremo una piazza ad Andrea Loriga».

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