La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari: aste giudiziarie truccate, gli indagati tornano liberi

di Luca Fiori
Sassari: aste giudiziarie truccate, gli indagati tornano liberi

Revocata la misura dei domiciliari al dipendente dell’Ivg e a due imprenditori. Per Mirko Mantellini è stata disposta l’interdizione per un anno dalla professione

29 aprile 2016
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SASSARI. Sono tornati in libertà i tre arrestati nell'ambito dell'inchiesta sull’alterazione delle aste giudiziarie arrestati l’8 aprile scorso dai carabinieri con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla turbativa d'asta, rivelazione di segreti d'ufficio, abuso d'ufficio, corruzione propria, estorsione e falso ideologico.

Ieri mattina il tribunale della libertà presieduto da Salvatore Marinaro ha accolto la richiesta degli avvocati Daniele Alicicco, Nicola Satta, Francesca Fiori e Giuseppe Scarpa, difensori di Mirko Mantellini, 39 anni, dipendente dell'Istituto vendite giudiziarie di Sassari; Pierluigi Figheri, 39, amministratore dell'agenzia «Reale Immobiliare» di Sassari e Roberto Pintus, 40, titolare dell'azienda individuale «P.R. Edil» che si occupa anche di manutenzione degli immobili affidati in custodia all'Istituto vendite giudiziarie. I giudici hanno anche disposto un’interdizione di un anno dall’esercizio della professione per Mirko Mantellini, ritenuto al vertice di un’organizzazione che grazie a informazioni riservate traeva in inganno il giudice dell’esecuzione, riuscendo ad acquistare immobili messi in vendita al Tribunale, che venivano aggiudicati a costi fortemente ribassati rispetto alla base d'asta e che venivano poi rivenduti a terzi inconsapevoli, naturalmente a prezzo di mercato. L'attività investigativa era cominciata nel 2011 dopo la denuncia presentata dall’allora giudice dell'Esecuzione, Maria Grixoni, che era stata informata di alcune anomalie e della possibile alterazione di diverse aste giudiziarie che riguardavano in particolare immobili. Il sospetto era che qualcuno dall'interno dell'istituto vendite giudiziarie avesse trasmesso notizie riservate a terze persone (qualcuno delle agenzie immobiliari) che poi riusciva ad aggiudicarsi le vendite all'incanto con una certa facilità. Nel contesto delle indagini, sarebbero state accertate aggiudicazioni fraudolente di immobili. Si tratta di edifici messi in vendita all'incanto pubblico presso il Tribunale di Sassari - a prezzi fortemente ribassati rispetto alla base d'asta - che venivano poi rivenduti a terzi inconsapevoli a prezzo di mercato, speculando così sulla conveniente differenza di prezzo.

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