La Nuova Sardegna

Sassari

«Ci sentiamo prigionieri della burocrazia»

«Ci sentiamo prigionieri della burocrazia»

Nuova protesta dei lavoratori della Raffinerie di Porto Torres davanti all’Agenzia delle Dogane

30 aprile 2016
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SASSARI. Seconda protesta in pochi giorni davanti all’Agenzia delle Dogane da parte di una delegazione di lavoratori della Raffinerie di Porto Torres accompagnati dai rappresentanti sindacali. Ieri mattina la delegazione è anche riuscita a entrare nei locali della direzione ed ha avuto un incontro con un funzionario che ha illustrato i motivi per i quali sono stati sigillati i serbatoi dell’azienda che opera nella zona industriale turritana.

Spiegazioni che, però, non hanno convinto i manifestanti e che si aggiungono - secondo gli esponenti sindacali - alla scarsa chiarezza degli atti ufficiali che sono stati notificati a suo tempo.

«Oltre ai serbatoi avete sigillato anche il nostro futuro», questo uno degli slogan pronunciati ieri dai lavoratori.

Intanto l’azienda si muove su più fronti per cercare di arrivare a una soluzione positiva della vertenza. Il 5 maggio si svolgerà l’udienza in Commissione Tributaria, mentre per il 9 dello stesso mese è stato fissato l’appuntamento per l’udienza davanti al Tribunale amministrativo regionale.

«Ci sentiamo prigionieri della burocrazia – ha urlato ieri mattina uno dei lavoratori – ed è assurdo che non arrivino risposte. Intanto noi siamo senza lavoro, le nostre famiglie senza reddito. Auspichiamo che qualcuno si occupi del nostro caso al più presto. Non possiamo aspettare».

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