La Nuova Sardegna

Sassari

Chilivani-Porto Torres, progetto da sette milioni

di Salvatore Santoni
Chilivani-Porto Torres, progetto da sette milioni

Maxi piano di Rfi per salvare la ferrovia dalle esondazioni del rio Calamasciu L’opera è ora al vaglio della Regione, per realizzarla servono 18 mesi di lavori

01 maggio 2016
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Sei milioni e novecento mila euro per mettere in sicurezza il tratto della strada ferrata Chilivani-Porto Torres che corre nella zona tra Caniga e Predda Niedda. È uno dei dati più evidenti del progetto messo in campo da Rete ferroviaria italiana (Rfi), attraverso fondi regionali, per sottrarre all'erosione del rio Calamasciu un chilometro e mezzo di binari che sono a rischio esondazione.

Nei giorni scorsi, l'azienda ha presentato il progetto preliminare che ora è al vaglio della Regione per la valutazione di impatto ambientale (Via). Tra le opere è prevista anche la realizzazione di un cavalcaferrovia che eliminerà il passaggio a livello sulla strada vicinale Funtana di lu colbu.

Il fiume. Il rio Calamasciu è un corso d'acqua cosiddetto a regime torrentizio: significa che quando piove il rischio di piena è praticamente una certezza. Il fiume arriva sui binari dal cimitero comunale scorrendo in un primo tratto costituito da un alveo naturale. E poi sfoga la sua forza propria lungo la linea ferroviaria costituendo un serio pericolo.

Sì, perché il fiumiciattolo attraversa i binari almeno due volte prima di finire in una tomba lunga 200 metri che si estende sotto il piazzale della zona industriale di Predda Niedda.

I tecnici di Rfi descrivono il deflusso del rio come «inadeguato» e che negli anni «ha creato fenomeni di allagamento».

Passato recente. E dei fenomeni, oltre che del pericolo, ne sanno qualcosa anche al Comune di Sassari, rimasti ingabbiati in un contenzioso con i titolari del vicino Eurospin, la Nord Sardegna Discount. Nel settembre 2014, il giudice del Tribunale civile di Sassari ha emesso un'ordinanza con la quale obbligava il Comune a mettere in sicurezza il corso d'acqua proprio a causa dei fenomeni di allagamento.

Il progetto. Non a caso, il progetto è in linea con la pianificazione urbanistica e le perimetrazioni del Piano di assetto idrogeologico del Comune di Sassari. Per evitare che il piede della ferrovia venga rosicchiato continuamente dal fiume, gli ingegneri di Rfi hanno studiato un piano di intervento curato nei minimi particolari. In sintesi, si tratta di correggere la traiettoria dei binari della Chilivani-Porto Torres di circa un chilometro e mezzo. Dove? Tecnicamente si tratta della porzione di linea ferrata compresa tra i chilometri 43,167 e 44,647. Che tradotto sulla mappa è la zona compresa tra Predda Niedda e Caniga.

Fondi e opere. Muri di sostegno e recinzioni, barriere antisonore, nuove rampe e nuovi corpi punti di illuminazione: sono soltanto alcune delle nuove opere che saranno realizzate se il progetto dovesse passare il vaglio della Via, la valutazione di impatto ambientale.

Gli ingegneri di Rfi hanno previsto anche un calvacaferrovia per eliminare il passaggio a livello sulla strada vicinale Funtana di lu colbu. In sostanza, si tratta di un ponte che sovrasterà la linea ferroviaria facendo transitare il traffico sopra ai binari in totale sicurezza. Il costo complessivo dell'intervento è di oltre 6,9 milioni di cui 5,5 milioni per i lavori e i restanti per progettazione, espropri e altre voci. La cifra è interamente finanziata da Rfi attraverso fondi assegnati dalla Regione. Poi, una volta che il progetto incasserà la Via, le opere saranno realizzate in 18 mesi.

In Primo Piano
L’intervista in tv

Alessandra Todde: «L’Italia non è il paese della felicità che racconta la premier Giorgia Meloni»

Le nostre iniziative