La Nuova Sardegna

Sassari

Rete metropolitana, il M5S pronto a far saltare tutto

di Giovanni Bua
Rete metropolitana, il M5S pronto a far saltare tutto

Il vertice a Porto Torres conferma la linea dura sugli emendamenti allo Statuto Il Psd’Az attacca il sindaco Wheeler ma è d’accordo sul riaprire il dibattito

10 maggio 2016
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SASSARI. Linea dura confermata, in barba agli inviti alla responsabilità del sindaco di Sassari, e all’ipotesi che mettersi di traverso sull’approvazione dello statuto della Rete metropolitana finirebbe per far saltare il banco. Non che ci fossero dubbi a essere sinceri. La posizione del M5S in materia è chiara da settimane. Ed è già entrata nelle aule consiliari di Sassari e Alghero. Ma in quella di Porto Torres sarà maggioritaria, e le cose cambieranno parecchio.

Tanto da convincere i pentastellati a un ultimo check, ieri mattina alle 13.30 a Porto Torres, subito dopo la fine del consiglio comunale, con i rappresentanti delle tre città che hanno concordato sulla linea comune: lo statuto va cambiato, inserendo nuovi criteri di rappresentatività per gli otto Comuni della Rete, che non tengano conto solo della popolazione ma anche delle infrastrutture messe a disposizione. In particolare con un importante taglio di Sassari (dal 45 attuale al 35) e di Alghero (dal 24 al 20) e incrementi più o meno pesanti per gli altri (su tutti Porto Torres dal 12 al 18, ma anche Sorso dall’8 al 12 e Sennori dal 4 al 6).

Sul come farlo il pallino del gioco rimane nella mani del Consiglio comunale di Porto Torres, con la pratica che passerà di nuovo in commissione giovedì. Lì si deciderà se forzare emendando lo statuto direttamente nella seduta del consiglio (in calendario tra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima). O se tentare la comunque improbabile mediazione, non approvando lo statuto e dando via libera a un documento che Wheeler porterebbe all’assemblea dei sindaci chiedendo le modifiche.

Poco cambia in realtà, visto che comunque vada Porto Torres non approverà l’attuale versione dello statuto e difficilmente l’assemblea dei sindaci riaprirà la partita dei pesi ponderati, sia perché non c’è assolutamente l’accordo sulle percentuali ipotizzate da Porto Torres, sia perché qualunque modifica andrebbe riapprovata nei cinque consigli che hanno dato già il via libera al documento condiviso (manca Stintino, che voterà il 12, e Alghero, che, non avendo la maggioranza qualificata richiesta dallo statuto, deve arrivare alla terza lettura).

Posizione che non è solo del M5S. Seppur critici con Wheeler sono per la revisione anche i sardisti (come si può leggere nel box). E anche il Pd per ora ha dato il suo ok alla discussione in aula. A cui si aggiungono i dem di Alghero, che disertano per protesta il voto. Prime crepe di un muro ormai avviato verso il sicuro. Seppellendo le velleità di un territorio che di far rete non sembra davvero in grado.

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