La Nuova Sardegna

Sassari

Forestas, i dipendenti pronti alla mobilitazione

di Barbara Mastino
Forestas, i dipendenti pronti alla mobilitazione

Parte da Mores lo stato di agitazione del sindacato autonomo forestali Snaf Venerdì mattina un incontro pubblico per illustrare le ragioni della protesta

11 maggio 2016
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MORES. Parte da Mores la mobilitazione del sindacato autonomo forestali Snaf dopo la proclamazione dello stato di agitazione in seguito all’esclusione di tutto il personale dell’Ente Foreste dal comparto contrattuale regionale avvenuta con l’istituzione dell’agenzia Forestas. Per venerdì 13 alle 11 il sindacato ha convocato tutto il personale dipendente dell’ente a un incontro pubblico - che si terrà nel centro di aggregazione - per illustrare le ragioni della protesta e chiamare a raccolta i lavoratori. Il problema è lo stesso contro il quale il sindacato Snaf si batte da anni: la categoria contrattuale degli operai di Ente Foreste, mai inquadrati nella stessa categoria degli altri dipendenti regionali. Una “stortura” che non è stata superata nemmeno dopo l’istituzione dell’agenzia Forestas, all’interno della quale i lavoratori saranno inquadrati con un contratto di tipo privato, e non pubblico come invece richiedeva lo Snaf. Uno schiaffo, secondo il segretario territoriale Gian Vito Marongiu, che sottolinea come l’articolo della legge regionale che mantiene i lavoratori forestali in regime di contratto privato sia stata approvata «con un solo voto di scarto» e oltretutto dietro la spinta delle «organizzazioni confederali di categoria Flai, Fai e Uila». «Il contratto privato per i lavoratori del comparto, che di fatto sono dipendenti pubblici - sottolinea Marongiu, ribadendo un concetto più volte espresso dallo Snaf - è illegittimo e per larga parte inapplicabile, così come determinato da varie sentenze. Siamo pertanto di fronte a una disparità di trattamento rispetto a tutti gli altri colleghi “regionali”, peraltro in dispregio a quanto disciplinato dalle norme nazionali sul pubblico impiego. Con tale atto - prosegue il segretario - è stata compiuta una palese discriminazione, differenziando i lavoratori forestali da tutto il personale degli altri enti e agenzie che sono a tutti gli effetti parificati agli stessi, comprese le funzioni, e modificando la prima versione del disegno di legge che precedentemente prevedeva un periodo di 180 giorni per disciplinare la parte contrattuale, proprio in virtù della necessità del superamento delle anomalie presenti e di disciplinare in modo legittimo tali aspetti». La fretta è stata cattiva consigliera? È la domanda posta dallo Snaf, che «rivendica il diritto di tutti lavoratori forestali a non essere ancora considerati dipendenti pubblici regionali di serie B, ma di poter finalmente avere lo stesso contratto di tutti gli altri colleghi». La colpa è anche delle altre sigle, che hanno - a detta dello Snaf - taciuto su questo punto perché «con il mantenimento del contratto forestale privato le loro sigle possono continuare a esistere con il massiccio monte ore di permessi a disposizione e la conservazione delle tantissime cariche che vanno dai segretari ai numerosi delegati». Il sindacato autonomo invita pertanto i dipendenti «ad abbandonare le sigle sindacali che non difendono gli interessi dei lavoratori e invita tutti, in particolare i dirigenti degli altri sindacati, all’assemblea unitaria di Mores, dove sarà analizzata e discussa la legge istitutiva di Forestas e si illustreranno tutte le azioni di lotta sindacale e legali da portare avanti al fine di rivendicare e conquistare un diritto che ingiustamente è stato negato».

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