La Nuova Sardegna

Sassari

Il Pd si dissolve nelle varie coalizioni

Il Pd si dissolve nelle varie coalizioni

Dopo mesi di lotte intestine il partito di maggioranza relativa è senza lista e rischia l’estinzione

13 maggio 2016
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SENNORI. In queste elezioni c'è un grande assente e una vittima illustre. Il primo è il Pd, il partito di maggioranza relativa imploso dopo mesi di lotte intestine. Il secondo è il vice sindaco Vincenzo Leoni, ex Ds di ferro che nella ressa per i posti in lista è rimasto stritolato. Lui, il prossimo 5 giugno, le elezioni le seguirà da casa. E poi ci sono gli assessori Mario Satta e Antioco Lampis, per ora candidati non ufficiali del Pd. Il sogno di formare una lista monocolore dem è andato in frantumi di fronte all'emorragia di candidati a poche ore dalla presentazione. È bastato il venir meno di una candidatura per innescare il fuggifuggi generale. A quel punto, gli assessori dem Satta e Lampis, entrambi ex Margherita, hanno (ri)trovato casa con il Centro democratico. «Noi afferma Satta rappresentiamo il Pd, abbiamo aderito all'unica coalizione di centrosinistra, lo facciamo perché non sarebbe giusto che il Pd scompaia dal panorama politico di Sennori». Tutto bene, se non fosse che la smentita arriva direttamente dalla federazione provinciale del partito. "In questo momento – spiega il segretario provinciale, Giampiero Cordedda – Satta e Lampis sono due esponenti del Pd che hanno deciso di aderire a una lista civica di centro sinistra. Ma da parte del partito non c'è alcun pronunciamento ufficiale per quanto riguarda apparentamenti. Non può essere certamente la segreteria provinciale a fare questo passaggio, considerata la situazione particolare del Pd sennorese, dilaniato da guerre intestine». La brusca strambata di Satta e Lampis rischia di farli volare fuori dalla barca. «La loro adesione alla lista Sennori 2.0 – prosegue Cordedda – è un'operazione che la segreteria avrebbe giudicato naturale, se fosse stata gestita in altro modo, e non con inversioni di marcia all'ultimo istante. Quindi così come Satta e Lampis aderiscono a una coalizione, non trovo strano che anche altri esponenti del Pd simpatizzino per altri schieramenti". Quest'ultimo riferimento è alla posizione di Vincenzo Leoni. Ha deciso di appoggiare l'ex Ds Giovanni Matzau, candidato nella lista che sostiene Antonio Canu. «Mi muoverò in prima persona per dargli una mano».

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