La Nuova Sardegna

Sassari

Nuova inaugurazione per il parco Fundone

Nuova inaugurazione per il parco Fundone

L’area verde di Ossi era stata aperta e chiusa dopo appena un mese per problemi di sicurezza

17 maggio 2016
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OSSI. Al parco urbano di Fundone, inaugurato circa un anno fa (il 9 maggio 2015) dall’allora sindaco uscente Pasquale Lubinu e chiuso un mese dopo (l’8 giugno) dal successore Giovanni Serra per questioni di sicurezza, sono in corso prove di riapertura. Avviate le procedure i lavori necessari cominceranno tra breve e per l’estate è prevista una nuova inaugurazione con la riapertura che si spera definitiva. Ci sono dei cancelli da piazzare in alcuni ingressi che ne sono ancora sprovvisti, da sistemare la recinzione, da chiudere alcuni pozzi che mancano di adeguata protezione, proteggere l’alveo del rio nel tratto più pericoloso, sistemare le piante, tagliare l’erba, cresciuta rigogliosa nel corso dell’anno. Occorrerà anche risanare il centro cosidetto “polifunzionale”, da adibire a bar e servizi, fresco di realizzazione, ma pare soggetto ad alcune infiltrazioni. E, soprattutto occorrerà trovare un gestore che lo prenda in carico. Sono gli interventi minimi, afferma Serra, necessari e indispensabili per la riapertura al pubblico della struttura. L’estensione dell’area è notevole. Circa 14 ettari che da “Su Puttu Nou” nel centro storico si sviluppa seguendo il corso del Rio Badde, allargandosi nella vallata e insinuandosi a monte sino a Borgu Massesu. Dei quattordici ettari però solo cinque, quelli più aderenti al centro storico, risultano interessati ai lavori destinati alla creazione di strutture fruibili: panchine, gazebo, tavolate, viali, piste, una gradinata per gli spettacoli, il centro servizi e altro. Il resto è rimasto senza una destinazione definitiva e affidato in uso gratuito ventennale a un’associazione e a un privato e non è dato sapere in che modo potrà essere utilizzato per la pubblica fruizione. Si è parlato, per la verità, della realizzazione di una fattoria didattica, ma il progetto pare si sia arenato da qualche parte. Nel frattempo non si può dire che su Fundone spiri aria del tutto serena. Nella cosiddetta area parco, quella dove sorgono le strutture e che si vuol dare in gestione, insistono dei terreni ancora in contenzioso da parte di due privati che contestano la regolarità dell’esproprio davanti al Tar; lo studio di compatibilità idraulica redatto per la pratica relativa al centro matrice ha coinvolto anche l’asta fluviale che attraversa il parco individuando un’alta pericolosità (Hi4) ai fini Pai; il canale tombato che ne raccoglie le acque in seguito ad un’ispezione è risultato interessato da una notevole ostruzione di strutture in cemento armato; incombe di conseguenza la necessità di un adeguato piano di protezione civile.

A disposizione 11 mila euro lasciati dalla giunta Lubinu per la pulizia del canale tombato mentre 41 mila euro sono stati stornati da un altro progetto per i lavori di messa in sicurezza da attivare prima della riapertura, prevista prima dell’estate.

Pietro Simula

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