La Nuova Sardegna

Sassari

Scuola e lavoro, stage con il cuore per gli studenti Itas

di Paoletta Farina
Scuola e lavoro, stage con il cuore per gli studenti Itas

Alla Casa della Fraterna Solidarietà tirocinio di 17 alunni «Qui ci siamo trovati a contatto con i bisogni della gente»

20 maggio 2016
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SASSARI. L’alternanza scuola-lavoro si può fare con il cuore. Perché è anche la generosità e la disponibilità verso gli altri, soprattutto per chi ha meno, alla base del progetto che vede impegnati studenti dell’Itas Ruju alla Casa della Fraterna Solidarietà. Da pochi giorni, un primo turno di sei ragazzi ha iniziato ad affiancare i volontari dell’associazione di corso Margherita di Savoia. Altri due gruppi li seguiranno per un totaledi 17 alunni coinvolti. Ciascuno sarà impegnato per dieci giorni, tre ore al giorno, ad imparare a confrontarsi in quello che oltre a essere un impegno lavorativo è anche una scuola di vita.

Gli allievi dell’istituo diretto da Maria Antonietta Porcu non a caso sono quelli dell’indirizzo socio sanitario che prepara all’attività di Oss nelle strutture di assistenza, scuole, asili nido e case di riposo. E infatti altri gruppi di ragazzi dell’Itas di via Porcellana stanno facendo il loro stage formativo proprio in questo tipo di strutture.

In corso Regina Margherita gli studenti sono sotto l’ala di Aldo Meloni, presidente dell’associazione che quotidianamente distribuisce pacchi alimentari, vestiario e medicinali e contribuisce alle spese di sostentamento di centinaia di persone in difficoltà, pagando le bollette di acqua e luce e la bombola del gas.

E il lavoro a cui vengono instradati i giovani è proprio quello di collaborare alla preparazione e alla distribuzione dei viveri. «Cominciamo alle 8,30 del mattino a trasportare il cibo, sceglierlo prima di inbustarlo e poi lo distribuiamo quando è il momento della consegna», spiegano Marcella Carenti e Paola Marotti, entrambe di Nulvi. Ieri alle 11 le porte della Casa si sono aperte davanti a quella folla che ogni giorno si fa più grossa a causa della crisi e che tende la mano per avere ciò che le consente di vivere. Li hanno accolti i volti giovani e sorridenti dei ragazzi dell’Itas che già in pochi giorni di esperienza hanno potuto maturare una consapevolezza sui bisogni altrui che non avevano. «Abbiamo scoperto un mondo di povertà che ci era sconosciuto e ci siamo trovati di fronte a problemi che ignoravano», dice Antonio Arrica. «Essere a contatto con le fasce più deboli ci sta coinvolgendo anche sul lato umano – riflettono Giancarlo Elisei, di Usini e i sassaresi Mattia Bulla e Samuele Spanu –. E allo stesso tempo abbiamo l’opportunità di poter confrontarci in un’attività lavorativa». «L’alternanza scuola-lavoro sta cominciando a entrare nel bagaglio culturale degli alunni –; non bastano le conoscenze teoriche, occorre avvicinarli al mondo del lavoro», afferma l’insegnante Nicola Porcu. Antonio Falco, ex ufficiale della Brigata Sassari, sta dedicando il suo tempo al volontariato nella Casa della Fraterna Solidarietà e ora “combatte” con loro contro le povertà. «È stata una scoperta anche per noi vedere i ragazzi così coinvolti». Soddisfatto della presenza dei giovani Aldo Meloni: «Per loro è un’esperienza molto formativa che hanno intrapreso con entusiasmo e un impegno di cui siamo felici».

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