La Nuova Sardegna

Sassari

Olmedo, sfida all’insegna della ripresa economica

di Pinuccio Saba
Olmedo, sfida all’insegna della ripresa economica

Ambiente, turismo, verde e impianti sportivi nei programmi dei tre candidati Tutti bocciano la passata amministrazione e puntano sul rilancio e sullo sviluppo

21 maggio 2016
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OLMEDO. Sarà una sfida a tre per guidare il Comune che negli ultimi cinque anni è stato nelle mani di Marcello Diez: Gianfranco Muroni, alla guida della lista “Olmedo 2011”; Angela Simula, alla testa della lista “Su mezoru” e Toni Faedda, con la lista “Olmedo domani”. Candidati caratterizzati da storie personali diverse: Toni Faedda è un avvocato (che però ha lavorato in miniera per 9 anni), consigliere provinciale e vice presidente del consiglio provinciale, assessore provinciale ai Lavori pubblici e capogruppo dell’opposizione in consiglio comunale; Angela Simula è un’operatrice culturale e archeologa, impegnata soprattutto nel sociale, consigliere comunale alla fine degli anni ’90; Gianfranco Muroni, vigile del fuoco in pensione, per dieci anni capogruppo di maggioranza nel consiglio comunale presieduto da Gigi Ruiu, per cinque anni assessore ai Lavori pubblici e responsabile dell’Ufficio tecnico comunale sempre nella giunta Ruiu.

Angela Simula. Il programma è improntato all’ambientalismo ma senza sfociare nell’estremismo verde. E infatti uno dei temi che Angela Simula affronta di petto è la gestione dell’acqua. Che parte dall’affrancamento da Abbanoa, per sfruttare al meglio le numerose fonti del paese. Il programma prevede poi recupero e riqualificazione del centro storico senza snaturarne le caratteristiche anche con l’utilizzo tecnologie proprie della bioarchitettura; abbattimento delle barriere architettoniche, spazi per parchi verdi e aree riservate ai cani. E il decoro cittadino, magari rispolverando vecchie abitudini «come quando le nostre madri pulivano il tratto di strada o di marciapiede davanti alla porta di casa. Perché dobbiamo abituarci all’idea che non tutto ci arriverà dall’alto, dobbiamo fare qualcosa anche noi». Infine una cura particolare per le nuove generazioni «visto che Olmedo è uno dei pochi paesi della Sardegna che non solo non soffre lo spopolamento, ma vede crescere la presenza di bambini al di sotto dei 12 anni».

Toni Faedda. «Dobbiamo ripartire dopo la crisi degli anni scorsi e per questo è necessario che Olmedo diventi appetibile per chi arriva da fuori ma soprattutto dobbiamo far sì che il tessuto produttivo riprende a marciare. Il paese ha pagato un prezzo altissimo in termini economici e sociali, principalmente nel settore dell’edilizia – spiega –, dobbiamo sfruttare la centralità anche geografica di Olmedo rispetto a Sassari, Porto Torres e Alghero, con le quali dobbiamo però rafforzare i rapporti istituzionali. Il nostro è un paese tranquillo, e anche questa tranquillità deve essere un valore aggiunto in termini di accoglienza per i turisti. Che devono essere posti nella condizione di trascorrere le vacanze a Olmedo che, tra l’altro, è a dieci minuti dal mare». Anche per questo nel programma di Toni Faedda, si parla di decoro urbano e verde pubblico.

Gianfranco Muroni. «Dobbiamo ripartire dopo cinque anni di assoluto immobilismo». Non usa mezzi termini per bocciare l’amministrazione uscente. E spiegando le ragioni che hanno dato il nome alla lista, Olmedo 2011, aggiunge che «cinque anni sono trascorsi invano. Sa perché abbiamo messo nel simbolo la palma nana? Perché cresce dove ci sono solo rocce e sassi. Come quest’aministrazione uscente». Il futuro, secondo Muroni, è nella redazione del nuovo Puc che dovrà prevedere «i campi da golf. Non è un’idea balzana ma un progetto che per il Comune sarà a costo zero, che verrà realizzata dai privati e che favorirà la nascita di un indotto importante. Così da far ripartire l’intera economia del paese . Eppoi completare quelle incompiute come la ludoteca, la palestra, l’asilo nido comunale che la nostra amministrazione aveva completato. In questi cinque anni non sono riusciti ad acquistare gli arredi. Ora ci sono le risorse, noi lo consegneremo alla città».

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