La Nuova Sardegna

Sassari

Emergenza ambientale e clima, esperti dell’Ue a Castelsardo

di Donatella Sini
Emergenza ambientale e clima, esperti dell’Ue a Castelsardo

Geografi, geologi e studiosi hanno partecipato per tre giorni al congresso nella sala del castello La proposta degli organizzatori: qui un centro pilota per ideare strategie e far fronte alle emergenze

23 maggio 2016
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CASTELSARDO. Sono arrivati da tutta Europa per parlare di cambiamenti climatici e delle conseguenze ambientali legate al clima.

Geografi, geologi, studiosi e studenti si sono ritrovati, per tre giorni, nella sala conferenze del Castello dei Doria, per il 3° congresso dell’Associazione di geografia fisica (Afgp) e geomorfologia. Il tema delle giornate di studio era “Geografia fisica e rischio di perdita e danni associati ai cambiamenti climatici” e venerdì si è tenuta la giornata conclusiva.

Promotori dell’iniziativa Donatella Carboni, Sergio Ginesu, Stefania Sias e Alessio Valente, per l’Università degli studi di Sassari, e Myriem Nouri, Amfre Ozer, Pierre Ozer, Dominique Perrin e Marc Salmon per l’Università di Liegi, Belgio. L’evento ha registrato la partecipazione di diversi paesi dell’area UE (Italia, Francia, Portogallo, Belgio e Romania), dell’Africa mediterranea (Algeria, Marocco e Libano) e di paesi dell’Africa centrale (Congo, Costa d’Avorio, Madagascar, Niger, Burundi, Mauritania, Camerun), tutti riuniti a Castelsardo perché il centro anglonese è un tipico esempio di emergenza ambientale legata ai problemi climatici.

Gli enti promotori dello studio lo vorrebbero infatti porre come centro pilota per lo sviluppo di strategie ambientali per far fronte alle emergenze causate dai cambiamenti climatici. Gli argomenti trattati nel corso della conferenza hanno quindi affrontato il tema degli impatti diretti del clima sul territorio (alluvioni, frane, erosione costiera, siccità) e degli effetti indiretti conseguenti alle perdite economiche, al degrado delle condizioni di vita e alla gestione del rischio (uso del suolo, sistemi di allarme rapido, le politiche di gestione, educazione e comunicazione, ecc.). Fra i contributi, elementi, testimonianze, particolarmente interessante è stato l’intervento di Roberto Tola, sindaco di Posada, centro costiero recentemente riconosciuto come un esempio di eccellenza grazie alla sua ottima gestione del territorio costiero. L’analisi approfondita dei fenomeni attraverso le autorevoli presentazioni scientifiche che si sono susseguite nelle tre giornate di lavori, e le escursioni lungo la costa settentrionale Stintino-Porto Torres-Coghinas, hanno fatto emergere la necessità di interventi urgenti, e non solo nelle zone prese in esame. La Sardegna è infatti la regione italiana a maggior sviluppo costiero, fatto che costituisce una delle sue maggiori risorse in termini di sviluppo turistico ed economico. Purtroppo però occorrerebbe più attenzione e bisognerebbe dedicare maggiori risorse alla cura e alla protezione del fragile e delicato equilibrio del territorio.

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