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Tavole a vela, una ordinanza per disciplinare le attività

Tavole a vela, una ordinanza per disciplinare le attività

PORTO TORRES. La Capitaneria di porto ha pubblicato un’ordinanza per la disciplina dell’impiego delle tavole a vela (windsurf) e similari e dell’attività di kitesurf. Per chi pratica windsurf è...

24 maggio 2016
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PORTO TORRES. La Capitaneria di porto ha pubblicato un’ordinanza per la disciplina dell’impiego delle tavole a vela (windsurf) e similari e dell’attività di kitesurf. Per chi pratica windsurf è vietato navigare all’interno dei porti ad una distanza inferiore di 500 metri dall’imboccatura e lungo le rotte di accesso ai medesimi e negli specchi acquei interdetti alla navigazione, dal tramonto all’alba e in condizioni meteo marine e di visibilità sfavorevoli.

Divieto anche durante la stagione balneare, entro 200 metri dalla costa, a distanze superiori ad un miglio nautico (1852 metri). Stessi divieti anche per chi pratica il kitesurf, ossia l’uso delle tavole con aquilone, dove è necessario munirsi di un attrezzo idoneo a recidere le cime in caso di emergenza.

E’ inoltre vietato lasciare il kitesurf incustodito, senza avere scollegato almeno un lato dell’ala e riavvolto completamente i cavi sulla barra di controllo. L’ordinanza che disciplina i due sport del mare, firmata dal comandante della Capitaneria Paolo Bianca, deve essere esposta a cura dei concessionari di stabilimenti balneari in luogo ben visibile dagli utenti per tutta la durata della stagione balneare. (g.m.)

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