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Sassari

Spagna pronta ad aprire un nuovo ciclo

di Andrea Sini
Spagna pronta ad aprire un nuovo ciclo

Dopo il clamoroso flop di Brasile 2014, le Furie rosse difendono il titolo del 2012 con un gruppo ricchissimo di talento

31 maggio 2016
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Assemblare il “vecchio” con il nuovo che avanza, trovare gli equilibri giusti e sfruttare al massimo una batteria di stelle di prima grandezza. La nuova sfida di Vicente del Bosque è riportare la Spagna ai fasti degli ultimi anni, chiudendo definitivamente il brutto capitolo legato ai mondiali brasiliani di due anni fa. Il processo di rinnovamento delle Furie rosse, che tra il 2008 e il 2012 hanno vinto tutto (un mondiale e due europei), procede talmente spedito che il commissario tecnico spagnolo si è trovato di fronte a scelte particolarmente difficili, legate all’abbondanza: Callejon, per fare un esempio, non è tra i convocati, così come guarderanno la rassegna francese dal divano di casa loro pezzi da novanta come Fernando Torres, Diego Costa, Borja Valero, Huan Mata e Santi Cazorla. Il tutto senza contare l’addio alla nazionale delle stelle Xavi e Xabi Alonso.

L’alchimista del Bosque avrà dunque solo l’imbarazzo della scelta: già tra i pali, dove l’esperienza di Casillas potrebbe prevalere sulla sicurezza di De Gea. Piquè e Ramos, al centro della difesa, sono assolutamente intoccabili, ma alle loro spalle ci sono Bartra e San Josè. Abbondanza anche di esterni bassi, con Jordi Alba, Juanfran, Carvajal e Azpilicueta. A centrocampo ci sono praticamente solo stelle: a partire dall’esperto Iniesta, che potrebbe partire dalla panchina, passando per Thiago Alcantara, Busquets, Isco, David Silva, Fábregas, Saul e Koke. Una varietà incredibile, che non è da meno nel reparto avanzato: il basco Aduriz, esploso con una stagione incredibile a 35 anni si candida a capocannoniere del torneo, ma non sono da meno lo juventino Álvaro Morata, e la coppia di rincalzi di lusso Pedro (Chelsea) e Nolito (Celta Vigo). Abbondanza e varietà, come detto, che fanno diventare ancora una volta Casillas e compagni i principali favoriti per la vittoria finale, insieme alla Germania campione del mondo.

Inserita nel girone D, la Spagna parte come favorita, con la sola Croazia che pare capace di rappresentare un ostacolo serio verso il passaggio del turno. Il cammino nel girone di qualificazione, parla d’altronde di un percorso quasi immacolato, fatto di 9 vittorie e una sola sconfitta, subita nel match contro la solida Slovacchia di Marek Hamsik. Preoccupano, se mai, i risultati ottenuti nelle amichevoli con formazioni di rango: ko contro Germania e Olanda, la Spagna non è poi riuscita ad andare oltre il pareggio contro l’Italia di Conte, non una corazzata, e contro la modesta Romania.

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