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Una giornata di pulizie nel sito S’adde ’e Asile

Una giornata di pulizie nel sito S’adde ’e Asile

OSSI. Dopo quella del 7 novembre scorso, dedicata alla pulizia del sito di Mesu ’e Montes, l’amministrazione comunale (assessorati all’Archeologia e alla Cultura, in collaborazione con la...

31 maggio 2016
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OSSI. Dopo quella del 7 novembre scorso, dedicata alla pulizia del sito di Mesu ’e Montes, l’amministrazione comunale (assessorati all’Archeologia e alla Cultura, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica per la Sardegna), organizza una seconda tappa lungo i siti archeologici, stavolta dedicata alla necropoli di S’Adde ’e Asile. L’invito è rivolto a tutti i cittadini, ma soprattutto ad associazioni e comitati particolarmente sensibili al problema della salvaguardia dei beni culturali. «Per troppo tempo - ricorda l’assessore Fabio Mudadu - i tesori del nostro territorio sono stati dimenticati, occorre tornare a curarsi di loro. L’iniziativa vuole rappresentare un piccolo gesto d’amore - aggiunge l’assessora Laura Cassano - per fare in modo che, passo dopo passo, i numerosi siti archeologici del nostro territorio vengano resi fruibili». Dopo un periodo caratterizzato da numerosi cantieri archeologici e da alcune importanti iniziative, da qualche tempo, infatti, risultano piuttosto abbandonati a se stessi, privi di un programma di manutenzione adeguata e, soprattutto di gestione, che possano renderne possibile l’accesso alle numerose iniziative di valorizzazione dei monumenti che un po’ ovunque Comuni ed enti interessati stanno ponendo in essere inserendosi nei vari circuiti culturali. Questa del Comune non può che essere una prima iniziativa di ripresa di interesse verso le potenzialità del proprio territorio che ha nel suo patrimonio archeologico le maggiori opportunità su cui puntare. Certamente il coinvolgimento dei cittadini in forme di volontariato culturale è un fatto importante, ma occorre procedere anche alla ricerca di finanziamenti e investimenti che, di fronte a progetti seri e validi, in genere non mancano. L’appuntamento per la seconda giornata dedicata alla cura dei siti archeologici è fissato per sabato 4 giugno alle 9 davanti all’ingresso del sito di S’Adde ’e Asile. A cura dei partecipanti le attrezzature del caso: guanti, forbici da potare, rastrelli, scopette, palette e altro. Dopo l’organizzazione dei gruppi di lavoro, che saranno coordinati da un archeologo, si procederà alle operazioni di pulizia. Alle 13 sosta con pranzo al sacco. Alle 15,30 visita al sito sotto la guida dell’archeologo, che illustrerà le caratteristiche dei vari ipogei. La necropoli consta di 11 domus de janas distribuite in un’area di circa 10 mila metri quadrati secondo un ordine apparentemente casuale. Scavati in bassi affioramenti calcarei, gli ipogei - osserva l’archeologa Pina Derudas, che ne ha curato un progetto di salvaguardia - si distinguono per la complessità degli impianti planimetrici e per gli schemi decorativi che li caratterizzano».

Pietro Simula

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