La Nuova Sardegna

Sassari

Consiglio in rosa, Sassu si insedia e prepara la giunta

di Salvatore Santoni
Consiglio in rosa, Sassu si insedia e prepara la giunta

A Sennori sette consiglieri sono donne, Pd indebolito Alla minoranza guidata da Antonio Canu vanno cinque seggi

08 giugno 2016
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SENNORI. Il sindaco Nicola Sassu si è insediato ufficialmente nell’ufficio più ambito di via Brigata Sassari. Ieri mattina, nell’aula consiliare, si è svolta la proclamazione degli eletti. La nuova composizione dell’assemblea civica sennorese potrà contare su sette consigliere su sedici totali. Il Pd perde peso politico: in maggioranza ha soltanto tre componenti, come la soglia di pericolo oltre la quale (4) si può sfiduciare e mandare a casa un sindaco, e avrà soltanto un assessorato su cinque. Nel frattempo, sono iniziate le consultazioni di maggioranza per formare l’esecutivo. Il varo della giunta è previsto nei prossimi giorni, e con tutta probabilità nel fine settimana si svolgerà il consueto comizio in piazza per ringraziare i cittadini.

Il Consiglio. La prima novità è che il nuovo consiglio comunale di Sennori avrà sette donne, che tra l’altro hanno ricevuto una valanga di voti. Il nuovo sindaco Nicola Sassu sarà supportato da undici consiglieri di maggioranza: Roberto Desini, Maria Ladinetti, Elena Cornalis, Maria Antonietta Pazzola, Mario Tonio Satta, Mario Satta, Antioco Lampis, Salvatore Piredda, Giovannino Mannu, Antonella Piana e Ottavio Ligas. Alla minoranza vanno cinque seggi: Antonio Canu, Francesca Nonna, Melania Cossu, Matteuccia Paschino e Salvatore Porru. La maggioranza si organizzerà in tre gruppi (Sennori 2.0, Centro democratico e Pd). Stesso discorso per la minoranza (5 seggi) che, con tutta probabilità, rispecchierà le altre liste in corsa alle elezioni.

Lo stratega. Dietro alla vittoria di Nicola Sassu, che è uno molto operativo e (per ora) poco politico, c’è un politico di razza. Si tratta dell’ormai ex sindaco Roberto Desini che negli ultimi cinque anni è stato la croce e delizia dei sennoresi: apprezzato da tanti, odiato da altrettanti. Del consigliere regionale si può dire tutto e il contrario di tutto. Ma non si può dire che non sia stato lui il vero vincitore delle elezioni di domenica scorsa, che sono arrivate dopo un anno di tensioni politiche alle stelle e scontri al calor bianco (memorabili gli ultimi con l’ex vicesindaco Vincenzo Leoni). Per supportare il progetto di Sassu, il sindaco uscente ha lavorato neanche tanto nell’ombra mettendo a punto una strategia politica d’accerchiamento che si è poi rivelata vincente, complici anche le crisi scoppiate in casa Pd che nell’ultimo periodo hanno occupato la maggior parte delle cronache politiche sennoresi.

Monocolore. La coalizione di centrosinistra che esce dalle elezioni conta sulle forze fresche del Partito dei sardi e, soprattutto, ha il baricentro spostato verso il Centro democratico. In sostanza, Nicola Sassu si ritrova con una maggioranza blindata da un monocolore di 9 componenti che, qualsiasi cosa dovesse accadere con gli alleati del Pd, gli garantisce cinque anni di relativa tranquillità. E infatti, secondo alcune indiscrezioni i democratici avranno soltanto un posto in giunta. Mentre invece è certo - come detto anche in campagna elettorale - che il sindaco Sassu a giro farà entrare tutti i consiglieri nell’esecutivo.

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