La Nuova Sardegna

Sassari

La città dice no a omofobia e razzismo

di Antonio Meloni
La città dice no a omofobia e razzismo

Tutto pronto per l’evento che coinvolge 24 associazioni. Si parte martedì 14, in programma anche raduni e concerti

08 giugno 2016
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SASSARI. La battaglia per la conquista dei diritti fondamentali dell’uomo è tutt’altro che compiuta, malgrado le importanti conquiste del Novecento, mai come oggi la diversità è motivo di conflitto. Che si tratti di razza, sesso o religione, il diverso è visto sempre con sospetto e, purtroppo, non saranno leggi e decreti a cambiare le cose, ma una profonda rivoluzione culturale con interventi dal basso capaci di modificare il pensiero ancora prima delle azioni.

L’obiettivo delle associazioni riunite nella rete che ogni anno promuove l’iniziativa “Diritti al cuore” è proprio quello di stimolare la trasformazione delle coscienze, per maturare la consapevolezza che la diversità, di intendere, credere o amare, è parte integrante della natura umana, anzi ne è una preziosa risorsa. Il senso della manifestazione, presentata ieri, al Comune di Sassari, è nelle parole del senatore Luigi Manconi, intervenuto alla conferenza stampa convocata dagli organizzatori Giusi Marrosu, Gabriella Cattani e Massimo Mele per illustrare il programma dell’edizione 2016. «Il lavoro che porta verso l’esigibilità dei diritti – ha spiegato Manconi – è difficile e spesso anche contradditorio e non dobbiamo pensare neanche per un attimo che l’affermazione e il rispetto di quei diritti siano dati una volta per tutti, la convivenza è dolorosa e faticosa, ma realizzabile e di gran lunga preferibile a qualsiasi conflitto etnico, a prescindere dalla sua portata».

Non è un caso il fatto che i promotori della manifestazione abbiano scelto due donne, due giornaliste, a fare da testimonial di quello che è ormai considerato uno degli eventi più importanti dell’isola contro omofobia, razzismo e sessismo. Le madrine di questa edizione saranno, infatti, Daniela Scano (Nuova Sardegna), presente ieri alla conferenza stampa, e Maria Francesca Chiappe (Unione Sarda), collegata via Skype con la sala conferenze di Palazzo ducale. L’evento è un appuntamento irrinunciabile per fare il punto su alcuni fra i temi più importanti del nostro tempo, ma anche per tirare le fila dell’intenso lavoro realizzato da ventiquattro associazioni che rivendicano i diritti dell’uomo.

Si parte martedì 14 giugno, alle 17, nella sala Angioy della Provincia di Sassari, con il convegno dal titolo “Vera accoglienza?”. Sarà una riflessione a più voci dedicata al drammatico fenomeno dei migranti che proprio nei giorni scorsi ha fatto registrare, a Porto Torres, nuovi arrivi. Sono previsti gli interventi di Fulvio Vassallo Paleologo (prefettura di Sassari), degli avvocati Stefano Mannironi e Sabrina Mura, di Cristina Molfetta (prefettura di Sassari), ma ci sarà spazio anche per la testimonianza diretta di Mahamoud Isrissa Buone, che fa parte del programma Caritas “Rifugiato a casa mia”. Modera Maria Antonietta Cocco (università di Sassari). Si prosegue mercoledì 15 giugno, alle 17, sempre nella sala Angioy, con l’incontro dibattito “Omofobia e sessismo, una questione di gender”, che vedrà la partecipazione del filosofo Francesco Pivetta, direttore della rivista di psicoanalisi “Varchi”. A seguire, Patrizia Patrizi (università di Sassari); Silvia de Simone (Famiglie Arcobaleno Cagliari) e lo studioso di Filosofia politica Federico Zappino. Modera l’incontro Maria Francesca Chiappe, giornalista dell’Unione Sarda. Il 16 giugno, alle 21, in largo Ittiri, è di turno lo spettacolo con la serata “Diritti al cabaret”, in programma esibizioni di drag queen e performance teatrali finalizzate a una raccolta di fondi. Sabato 18 giugno, sempre a Sassari, due distinti appuntamenti, alle 16.30, un raduno in piazza Caduti del lavoro e una manifestazione per le vie del centro; alle 21 un concerto in piazza Tola. Le 24 associazioni riunite nella rete “Diritti al cuore” sostengono anche il “Sardegna Pride” previsto a Cagliari il 25 giugno, alle 18.

La manifestazione è organizzata e promossa dal coordinamento sardo lesbiche, gay, bisessuali, transgender e queer.

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