La Nuova Sardegna

Sassari

Uno sportello in “limba” per il Goceano

Uno sportello in “limba” per il Goceano

Fino a dicembre sarà attivo un servizio per la sensibilizzazione alla salvaguardia della lingua sarda

21 giugno 2016
2 MINUTI DI LETTURA





BONO. Uno sportello portello linguistico sovracomunale che servirà i comuni di Bono, Buddusò, Alà dei sardi, Burgos, Bottidda e Illorai. Il servizio sarà realizzato dal comune di Bono grazie alle leggi sulla tutela delle minoranze linguistiche storiche.

Lo sportello sarà attivo a partire da questa settimana sino a dicembre e l'operatrice incaricata sarà la Daniela Masia la quale, tenendo conto di possibili variazioni, sarà presente nei seguenti giorni e orari: lunedì dalle 9 alle 12.30 a Bono presso il Comune e presso i locali della biblioteca comunale. Martedì Illorai dalle 9 alle 12.30 presso il Comune, mercoledì dalle 10 alle 13.30 ad Alà dei Sardi presso Palazzo Corda, mercoledì 14.30- 18.00 a Buddusò presso il centro di informazione turistica, giovedì dalle 9 alle 12.30 a Bottida presso il comune e venerdì a Burgos dalle 9 alle 12.30 presso il Comune. Le funzioni ordinarie dello sportello linguistico consisteranno nella traduzione di atti amministrativi, modulistica, ordinanze, regolamenti, comunicazioni all'utenza e delle sezioni del sito comunale. A queste attività si aggiungeranno una serie di iniziative di sensibilizzazione rivolte alla popolazione e alle scuole, ad esempio laboratori di lingua, corsi di formazione, eventi divulgativi e informativi. Sarà inoltre a cura dell'incaricata il supporto alle attività commerciali per la traduzione di listino prezzi, menù, locandine promozionali e quanto necessario affinché si usi il sardo come lingua veicolare. Le attività poste in essere hanno come obiettivo quello di promuovere e sostenere il processo di consapevolezza culturale e valorizzazione della lingua e della cultura locale. Il coordinamento scientifico e organizzativo è affidato all'Istituto di Studi e Ricerche “Camillo Bellieni” di Sassari.

Maria Laura Mameli

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative