La Nuova Sardegna

Sassari

Tentata rapina alle Poste di Sassari, condannati tre orgolesi

di Luca Fiori
Tentata rapina alle Poste di Sassari, condannati tre orgolesi

Il colpo nella filiale di via Forlanini era saltato per il passaggio di un’ambulanza. I tre malviventi erano stati arrestati a Bonorva dopo una fuga rocambolesca

01 luglio 2016
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SASSARI. La tentata rapina all’ufficio postale di via Forlanini, a Sassari, è costata cara ai tre “mancati” rapinatori che a giugno dello scorso anno avevano cercato di farsi consegnare il denaro dagli impiegati delle Poste - ma poi trovando la porta sbarrata - erano fuggiti a bordo di una Panda rubata dopo aver sentito il suono della sirena di un'ambulanza, scambiandola per quella delle forze dell'ordine.

Ieri mattina il giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Sassari ha condannato a tre anni e sei mesi di reclusione Ananio Mesina di 24 anni e a tre anni di reclusione Enrico Buffa, 25 anni e Sisinnio Rubanu di 24. I tre, tutti di Orgosolo e difesi dagli avvocati Antonio Secci, Sara Luiu e Sergio Milia, dovranno anche pagare 1300 euro di ammenda a testa.

Scaltri, svegli, pronti a tutto. Così i carabinieri li avevano descritti dopo l’arresto arrivato dopo una rocambolesca fuga a mani vuote. Solo per una serie di coincidenze fortuite la banda non era riuscita infatti a mettere a segno il colpo alle Poste.

La loro trasferta sassarese si era conclusa con l'arresto a Bonorva - dove si erano rifugiati dopo aver forzato un posto di blocco sulla statale 131 - ed erano stati rinchiusi nel carcere di Bancali. I tre, uno armato, come avevano raccontato i carabinieri, non erano riusciti a rapinare l'ufficio semplicemente perché erano arrivati in ritardo. Avevano trovato le porte dell’ufficio postale sbarrate e a quel punto erano scappati a bordo di una Panda bianca. Uno di loro era anche scivolato finendo per schiantarsi contro la vetrata. Giovani, ma determinati che avevano preparato nel dettaglio il colpo, salvo arrivare un po’ in ritardo. Alle 12.30, col volto coperto, i tre orgolesi avevano tentato l'irruzione mentre nell'ufficio c'erano diversi clienti e gli impiegati che stavano ultimando alcune operazioni. Ma il sabato la chiusura è anticipata e infatti quando i tre si sono presentati con pistola in pugno e passamontagna sul volto non sono riusciti a entrare, seminando comunque il terrore intorno all’ufficio postale. I tre rapinatori avevano poi sentito la sirena di un'ambulanza e, scambiandola per quella delle forze dell'ordine, erano scappati a bordo di una Panda risultata rubata a Orosei. Per tornare a Orgosolo avevano percorso sfrontatamente la 13.1 Nel frattempo era scattato il piano antirapina e per loro sfortuna si erano imbattuti nel posto di blocco dei carabinieri allo svincolo per Bonorva e Semestene. La Panda non si era fermata al segno dell'alt e aveva quasi investito un militare. Poi era partita la caccia all’uomo per vie di Bonorva, dove poco dopo erano scattate le manette.

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