La Nuova Sardegna

Sassari

Speranza e lavoro per costruire il futuro dei giovani

di Elena Corveddu
Speranza e lavoro per costruire il futuro dei giovani

A Illorai un dibattito organizzato dalla diocesi per il giubileo Il vescovo Melis: «La terra deve ritrovare senso e vitalità»

07 luglio 2016
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ILLORAI. È stata la speranza il filo conduttore del dibattito di sabato scorso a Illorai promosso dalla diocesi di Ozieri in occasione del giubileo del lavoro. Coordinato dal direttore dell’ufficio “Pastorale sociale e problemi del lavoro” don Pierluigi Sini, l’evento si è svolto nel santuario della Madonna di Luche. «Come dice Papa Francesco, senza lavoro manca la dignità», sono le parole del direttore Sini.

Con appena cinquantamila abitanti la diocesi di Ozieri, che comprende Logudoro, Goceano e Monte Acuto, sta vivendo un periodo di grossa difficoltà occupazionale. Nel dibattito si è rimarcato questo aspetto. L’appello del vescovo di Ozieri Corrado Melis è stato chiaro: “Unitevi e non abbiate paura di lavorare insieme”. Il vescovo ha sottolineato come il problema del lavoro possa diventare uno dei modi per conoscere e capire la società e le persone. «Mobilitare le forze del territorio affinché la terra ritrovi senso e vitalità sono le priorità da fissare», ha detto Melis. Durante il dibattito si è parlato di zone interne e crisi economica. «La Sardegna è fatta di paesi - ha esordito Salvatore Urru, presidente provinciale dell’Acli di Nuoro - e da essi dobbiamo ripartire». L’analisi del quadro occupazionale dei giovani in Sardegna, soprattutto per questa zona, appare chiaro ai relatori che non nascondo i dati negativi: «Abbiamo i tassi di abbandono scolastico più alti d’Europa che superano il 56 percento», ha ricordato Urru.

Luca Saba, direttore regionale di Coldiretti, ha però fatto presente che «col nuovo bando del Piano di sviluppo rurale messo in piedi dalla Regione si può, e si deve ancora fare tanto per i giovani anche attraverso la creazione di nuove startup per i prossimi anni».

Al dibattito moderato da Andrea Fenu, hanno partecipato anche Leonardo Tilocca, presidente della cooperativa casearia “Sa Costera” di Anela e Pierangela Mazza, della cooperativa vitivinicola “Giogantinu” di Berchidda. Presenti anche i giovani che devono fare i conti con una situazione economica ancora precaria e con un futuro quantomai incerto.

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