La Nuova Sardegna

Sassari

Elisabetta, tutto pronto per la beatificazione

di Mario Girau
Elisabetta, tutto pronto per la beatificazione

Codrongianos, la cerimonia in programma a settembre a Saccargia Il vescovo Atzei ha già convocato i tavoli tematici in vista delle celebrazioni

08 luglio 2016
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CODRONGIANOS. Mancano due mesi e mezzo alla beatificazione di Elisabetta Sanna. La mistica sarda, nata nel 1788, sarà elevata all’onore degli altari sabato 17 settembre nella spianata davanti alla basilica di Saccargia dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per i Santi, espressamente delegato da papa Francesco. Monsignor Paolo Atzei, referente della Santa Sede per la celebrazione, ha già riunito il comitato organizzatore, che si articolerà in commissioni tematiche: liturgia, logistica, accoglienza ospiti, editoria religiosa.

L’arcivescovo mette in campo l’esperienza fatta in occasione della recente beatificazione di padre Francesco Zirano. «Anche se due anni fa - dice Gian Franco Casu, segretario generale del comitato - la situazione era semplificata dal fatto che, a Sassari, piazzale Segni era una sede naturale per ospitare grandi manifestazioni, mentre a Codrongianos dovremo mettere a punto un’area adeguata intorno alla chiesa di Saccargia. Nel capoluogo sassarese le zone parcheggio erano attrezzate, noi dovremo prepararle. Per fortuna il Comune di Codrongianus dispone di un’area di circa 30 ettari lungo la Sassari-Olbia che sarà adibita alla sosta soprattutto dei pullman. Nelle vicinanze della basilica romanica si trova anche una vecchia cava, probabilmente sarà destinata al parcheggio della auto». Spazi comunque da sistemare, pulire, rendere percorribili senza rischi. «Alcune imprese di movimento terra - aggiunge Casu - ci hanno offerto la collaborazione. Per essere puntuali con questa pagina di storia locale civile e religiosa dobbiamo confidare nell’aiuto e nella generosità di molti. I codrongianesi si stanno muovendo. Per loro è un fatto d’onore la riuscita di questa straordinaria festa». Diversi ingegneri e architetti sono pronti a disegnare e sovrintendere alla costruzione del palco che ospiterà l’altare e i concelebranti. Si parla di una struttura di quasi 100 metri quadrati, che dovrà accogliere tutti i vescovi sardi e altri presuli provenienti da diverse parti del mondo. I parroci della diocesi di Sassari e una cinquantina di religiosi “Pallottini”, l’unione apostolica alla quale apparteneva Elisabetta Sanna prenderanno posto nelle prime file destinate ai concelebranti.

Il comitato organizzatore sta mettendo a punto una complessa macchina in grado di reggere l’urto di un evento che si consuma in poche ore - la celebrazione comincerà alle 10,30 per concludersi intorno alla 12,30-13 - avviato il 12 gennaio scorso quando la “plenaria” di cardinali e vescovi ha riconosciuto la guarigione miracolosa di una donna brasiliana che si è affidata all’intercessione della Santa di San Pietro, come le donne chiamavano mamma Betta quand’era in vita. Il decreto pontificio del successivo 21 gennaio 2016 ha ufficialmente avviato i preparativi per la beatificazione. Il 17 settembre, davanti a Saccargia, ci sarà anche la miracolata: se ora può muovere il braccio paralizzato da un tumore lo deve a Elisabetta Sanna, madre di cinque figli, morta santamente il 17 febbraio 1857.

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