La Nuova Sardegna

Sassari

Acli, nuove proposte per il lavoro

Acli, nuove proposte per il lavoro

Turismo e agricoltura nel segno dell’innovazione per cercare altre opportunità

11 luglio 2016
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SASSARI. La giunta regionale punta sulle politiche attive del lavoro, con l’impegno di riformare i Centri per l’impiego «unico strumento utile per passare dall’assistenza nei confronti di chi perde il lavoro o non lo ha mai trovato alla costruzione delle competenze necessarie a inserirsi nel nuovo mercato del lavoro». Lo ha detto l’assessore regionala al Lavoro Virginia Mura intervenendo alla «FestAcli», la giornata provinciale che si è svolta nei giorni scorsi a Osilo - nel Borgo di San Lorenzo - e che ha visto la partecipazione di oltre 500 persone arrivate da tutta la Sardegna.

Una festa nello spirito delle Acli e il luogo suggestivo scelto per l’incontro ha richiamato con facilità le tradizioni e gli antichi mestieri della nostra terra. Attività che è necessario recuperare e che devono anche essere tenute presenti se si vogliono unire, appunto, le tradizioni con l'innovazione per cogliere il più possibile tutte le opportunità fornite dal mercato del lavoro.

E proprio al lavoro è stata dedicata la prima parte della giornata con un convegno-dibattito che ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali regionali e nazionali. Ha aperto l'incontro il padrone di casa, il sindaco di Osilo Giovanni Ligios, mentre all’assessore Virginia Mura è toccato il compito di illustrare l'azione della Regione. Diversi i progetti e le risorse destinati ad innovare i servizi e le opportunità per chi cerca lavoro. Il presidente regionale delle Acli Fabio Meloni ha detto che «da San Lorenzo – ha detto Meloni – parte la nostra proposta perché siano turismo e agricoltura aperti all'innovazione le basi di una nuova rinascita, e sono i piccoli borghi oltre le bellissime spiagge quelle che possono coniugare i due sistemi produttivi in un unico sistema».

«Il governo italiano in questi due anni sta portando il sistema dei servizi all'impiego italiani in Europa dopo anni di marginalità - ha detto il senatore del Pd Silvio Lai - anni nei quali chi perdeva il lavoro in una grande azienda finiva dimentica nella cassa integrazione per anni, e chi lo perdeva in una piccola azienda restava per sempre disoccupato e senza risorse. Ma l'assenza dei servizi ha lasciato anche da sole le famiglie di fronte a ragazzi con scarsa formazione alla ricerca del lavoro. C'è il problema della dispersione scolastica, con il dato più alto in Italia insieme alla Calabria». Infine Valter Piscedda, membro della commissione bilancio del consiglio regionale: «Occorre rafforzare le politiche per i comuni che sono, con i loro sindaci, le punte avanzate di rapporto con i cittadini e con le persone che creano lavoro».

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