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parco nazionale dell’asinara

Cisom: «Servizio medico, intesa con l’Asl»

Cisom: «Servizio medico, intesa con l’Asl»

PORTO TORRES. Non si placa la polemica attorno alla gestione del servizio sanitario nel territorio del Parco nazionale dell’Asinara. Dopo la testimonianza di una delle guide ufficiale del Parco - che...

11 luglio 2016
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PORTO TORRES. Non si placa la polemica attorno alla gestione del servizio sanitario nel territorio del Parco nazionale dell’Asinara. Dopo la testimonianza di una delle guide ufficiale del Parco - che ha raccontato l’evoluzione dei soccorsi in occasione dell’ultimo incidente con feriti - e la presa di posizione del direttore della Centrale operativa del 118 Piero Delogu (che ha espresso le sue perplessità sulla gestione di un servizio che li vede quasi totalmente esclusi e all’oscuro delle procedure, nonostante quello sia territorio dell’Asi di Sassari), ora interviene Mauro Casinghini, direttore nazionale del Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta (Cisom).

«È forse opportuno ricordare a chi si agita rivendicando le competenze di Asl e 118 – afferma Casinghini – che tale servizio è svolto anche in formale accordo con la Asl e che il Cisom, grazie all'ulteriore concretezza della Guardia costiera di Porto Torres, del Comune di Porto Torres e del Parco dell'Asinara, nel lontano 2011 risolse l'annoso problema dell'assistenza sanitaria sull'isola. Mi domando dove fossero le iniziative del 118 di Sassari fino a quella data. La Asl di Sassari (di cui il servizio 118 è parte), come anche tutti gli altri partner elencati, ha sempre rivolto pubbliche parole di apprezzamento per il servizio svolto dal Cisom. Così come anche tutti i cittadini, turisti e operatori soccorsi in questi anni di servizio».

Il direttore del Cisom sottolinea che «fra guide del parco e il 118 che rivendica un ruolo non esercitato, la differenza la fa chi trova soluzioni e garantisce a chi frequenta l'Asinara la serenità di un'assistenza sanitaria con un medico e con adeguate strutture equipaggiate dalla medesima Asl, che prende posizioni per mezzo del direttore del 118. Tutto molto curioso, senza contare che sette o otto anni fa la stessa Asl individuò, insieme al Cisom e agli altri attori istituzionali citati, questa soluzione. Poiché è da allora che la Asl è partner di questa esemplare operazione.

Se chi si lamenta aveva, oppure ha, una soluzione più economica ed efficace (posto che questo servizio è volontario e costa, a conti fatti, 10,50 euro l'ora, ambulanza inclusa), prego di farsi avanti, così come si fece avanti il Cisom nel 2011. Non è mai troppo tardi».

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