La Nuova Sardegna

Sassari

Guerra alla Cgil, segretaria sotto accusa

Guerra alla Cgil, segretaria sotto accusa

Piras (Fp) e Frulio (Fillea) pronti a chiedere il commissariamento ad appena un anno dall’elezione di Francesca Nurra

16 luglio 2016
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SASSARI. Terremoto nella Cgil sassarese con la segretaria generale, Francesca Nurra, eletta appena un anno fa, che rischia di essere “fatta fuori” in uno scenario da intrigo di palazzo, con un sindacato spaccato in due, maggioranze interscambiabili e l’ombra del commissariamento da parte di Roma.

La “bomba”, dopo mesi di tensione, è arrivata sotto forma di una lunga e dura lettera e di una delibera di segreteria di giovedì 14, indirizzata alla segretaria e agli organi statutari. L’hanno firmata due dei tre componenti della segreteria (il terzo è la stessa Nurra) che con quello che sembra un blitz hanno convocato una riunione alla quale la segretaria generale non ha partecipato. Giovanni Piras e Salvatore Frulio, segretari confederali, contestando la convocazione a parere loro arbitraria del comitato direttivo e dell’assemblea generale per il 20 di questo mese, e considerandola nulla, rinviano l’appuntamento a data da destinarsi. Non solo. I due segretari, di fatto la maggioranza dell’organismo, sostenendo gravi violazione dello statuto da parte della segretaria generale, si riservano «nel caso di un suo mancato ravvedimento», di trasmettere gli atti al collegio statutario ed eventualmente alla commissione di garanzia. Poi chiedono a Nino Baseotto (segretario confederale nazionale di organizzazione, praticamente il numero 2 della Cgil dopo Susanna Camusso) e al segretario regionale Michele Carrus la loro partecipazione al prossimo comitato direttivo per parlare della crisi della Camera del lavoro di Sassari. E chiudono lanciando un chiaro messaggio a Francesca Nurra: convochi la segreteria, come noi le chiediamo da marzo, o informeremo tutti gli iscritti alla Cgil e anche gli organi di informazione di quanto sta avvenendo e raccoglieremo le firme per chiedere il commissariamento del sindacato.

La situazione è intricata, ma tanto per capire c’è da dire che Piras e Frulio si erano dimessi quando gli avversari della Nurra all’interno del sindacato erano passati dalla sua parte dopo l’elezione. Ma quando avevano ritirato le dimissioni, la segretaria si era opposta considerandoli decaduti. «Tu hai agito non per unificare le parti, ma per rompere la maggioranza che ti aveva eletta», accusano ora. I due segretari confederali contestano quindi la gestione da “donna sola al comando” di Francesca Nurra e fanno riferimento anche a una presunta «persecuzione» subìta «dal compagno che ti aveva preceduto nell’incarico», e cioè Antonio Rudas, due volte segretario generale, non più ricandidabile all’incarico, e da un anno “semplice” dipendente Cgil.

Cosa sta succedendo quindi, tra i “compagni” della Cgil? Quali grandi manovre sono all’orizzonte? Una nuova segreteria sembra l’obiettivo di una parte e dell’altra del sindacato, che hanno cominciato a darsi battaglia da mesi in una guerra che non sembra destinata a finire presto. Ma che certo non giova ai lavoratori.

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