La Nuova Sardegna

Sassari

I vertici Cgil contro i segretari ribelli

di Paoletta Farina
I vertici Cgil contro i segretari ribelli

Baseotto e Carrus: «Grave il comportamento di Frulio e Piras, valuteremo». Mercoledì resa dei conti nel sindacato

17 luglio 2016
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SASSARI. Si apre con “Cari compagni e compagne” e si chiude con “Fraterni saluti”. Ma i toni che sembrerebbero all’insegna del volemose bene si smorzano subito nel duro contenuto della lettera protocollata a Roma e inviata da Nino Baseotto, responsabile d’organizzazione della Cgil nazionale, e Michele Carrus, segretario generale della Cgil sarda, alla Camera del lavoro sassarese. Al centro di una crisi che si può definire epocale. Per i dirigenti sindacali la nota dei segretari confederali Salvatore Frulio e Giovanni Piras che hanno pesantemente attaccato la segretaria generale Francesca Nurra è “gravissima”. E a finire sotto accusa degli organi di magistratura interna delll’organizzazione sindacale ora potrebbero essere proprio i due accusatori.

«Abbiamo ricevuto una nota a firma dei compagni Frulio e Piras, gravissima per i suoi contenuti, forma ed origine, che si prestano ad essere valutati sotto il profilo della legittimità e della compatibilità con le regole della vita interna della nostra organizzazione – scrivono il numero 2 della Cgil Baseotto e Carrus –. Ora ci preme sottolineare che la riunione degli organismi dirigenti della vostra Camera del lavoro territoriale del prossimo 20 luglio è stata regolarmente disposta anche dietro esplicita richiesta dei Centri regolatori (cioè lo stesso responsabile organizzativo nazionale e il segretario Carrus n.d.r), che infatti vi prenderanno parte. Nessuno può arrogarsi la potestà di impedirne lo svolgimento. È quella, prima di qualsiasi altra, la sede più appropriata per avviare il chiarimento politico e assumere le decisioni organizzative che si riterranno più opportune, in questa fase, per la Cgil di Sassari. Per questo motivo invitiamo tutti i compagni e le compagne che li compongono – si conclude la lettera –, ad iniziare dagli stessi Frulio e Piras, a parteciparvi attivamente e ad esporre in quella sede, doverosamente, le proprie considerazioni e volontà politiche».

Quindi da Roma e Cagliari pollice verso nei confronti dell’azione condotta dai due segretari confederali e componenti dimissionari della segreteria che poi le dimissioni le avevano ritirate, secondo la Cgil territoriale irritualmente tanto che il 31 maggio scorso sono state accettate e Frulio e Piras considerati decaduti.

Ora bisognerà aspettare mercoledì quando si riunirà il direttivo e poi l’assemblea generale per verificare se la frattura potrà ricomporsi. E se alla Camera del Lavoro sassarese, trentamila iscritti e tra le più antiche d’Italia con 115 anni di storia, possa ritornare la pace dopo conflitti e ricorsi e controricorsi sull’elezione della segreteria che solo da poco si sono risolti con pronunce definitive. Lo auspica Francesca Nurra, prima donna eletta alla guida del sindacato di largo Budapest un anno fa non senza divisioni, che non nasconde la propria amarezza. «Sono rimasta colpita dalle strumentalizzazioni, dal coinvolgimento irrispettoso di altre persone dai giochi e giochini che uomini adulti e responsabili avrebbero potuto evitare per senso di appartenenza alla Cgil e per rispetto degli iscritti – dice –. Mi sono impegnata per riunificare le componenti, come ritenevo giusto fare, e invece questo mi si contesta. Mi rincuora avere ricevuto oggi, quando la notizia della crisi in Cgil si è diffusa – aggiunge – tante attestazioni di stima. Io continuerò a lavorare per i lavoratori».

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