Osilo, un Canadair e 3 elicotteri per fermare le fiamme
In fumo 30 ettari di pascolo, macchia mediterranea e parte di un bosco. Il vasto incendio alimentato dal vento ha percorso la collina di Bonaria
20 luglio 2016
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OSILO. È stato grazie all’ intervento di un canadair e di tre elicotteri, oltre che delle squadre a terra, che l’incendio scoppiato intorno a mezzogiorno di ieri sulla collina di Bonaria, non ha avuto conseguenze più devastanti. Il fuoco, partito per cause in corso di accertamento, sospinto da una brezza che in cima al colle di Bonaria è sempre sostenuta, ha percorso il fianco sud-est della collina, andandosi a incuneare in un canalone dove l’intervento da terra risultava praticamente impossibile.
L’intervento, invece, dei mezzi aerei, ha consentito prima di circoscrivere e poi di spegnere quasi completamente le fiamme. Fiamme che ad un certo punto, per colpa di un focolaio ancora attivo, sono ripartite, costringendo le squadre a un supplemento di lavoro, e protraendo le operazioni di spegnimento e di bonifica fin oltre le 16 del pomeriggio. Alla fine, la conta dei danni parla di circa 30 ettari di pascolo, macchia e parte di bosco, andati in fumo. Salve, invece, le aziende agricole della zona, anche grazie ai presidi sulle strade vicinali delle squadre a terra.
Oltre ai mezzi aerei, sono intervenuti i vigili del fuoco, gli uomini della guardia forestale, le squadre antincendio dei cantieri forestali di Osilo e di Ploaghe, i volontari della Protezione civile osilese. Ma ogni volta, quando scoppia un incendio sul colle di Bonaria, il pensiero corre al devastante rogo del 1994, che aggredendo il paese proprio da quel versante, in due giornate di autentico disastro – solo per puro caso non ci furono vittime – annientò il 90 per cento del territorio, bruciando centinaia di capi di bestiame, distruggendo aziende agricole, fienili, recinzioni, e mettendo in ginocchio quello che è il comparto produttivo più importanze dell’economia osilese.
