La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, discariche e rifiuti: centinaia di multe agli incivili

di Luigi Soriga
Sassari, discariche e rifiuti: centinaia di multe agli incivili

Controlli a tappeto dei vigili urbani, barracelli e guardie ecozoofile: denunciate diverse imprese per reati ambientalidecoro urbano

29 luglio 2016
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SASSARI. La raccolta differenziata in città fa progressi, ma il campionario di inciviltà documentato dalla polizia municipale è ancora molto ampio e variegato. «Abbiamo creato un efficiente gruppo di lavoro – spiega l’assessore Piu – e stiamo raccogliendo i risultati». Operazioni in borghese, indagini di polizia giudiziaria, e poi il monitoraggio dei barracelli e delle guardie ecozoofile. Appostamenti, telecamere nascoste in punti strategici, e poi le preziose segnalazioni di alcuni residenti stanchi di vedere proliferare discariche a cielo aperto e cassonetti che rigurgitano rifiuti indifferenziati.

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In pochi mesi la polizia locale ha sanzionato 186 violazioni ad opera sia di privati cittadini e sia di aziende. Si va dalla piccola sanzione per chi non differenzia a dovere i propri rifiuti, sino alla denuncia penale per chi invece arriva a creare un vero e proprio inquinamento ambientale. «Alle volte gli agenti sono intervenuti nel momento stesso in cui l’illecito veniva commesso – spiega Gianni Serra – ma altre volte abbiamo individuato i responsabili attraverso delle indagini: partiamo da singoli indizi, come può essere la marca di un oggetto o una lettera nella quale è indicato un destinatario, o una fattura, o una bolletta. E da lì si arriva a chi ha gettato quel rifiuto».

Per esempio non c’è voluto un grande lavoro di intelligence a individuare quella ditta che operava nella vendita e nell’installazione delle tende solari che si è disfatta di tutto il materiale di risulta in una via di Predda Niedda. All’interno degli scatoloni era pieno anche di depliant pubblicitari dell’impresa, con tanto di intestazione, numeri di telefono, cataloghi e fatture. Oppure a Piazzale Segni una officina meccanica ha abbandonato 20 parabrezza. Si tratta a tutti gli effetti di rifiuti pericolosi che richiedono uno smaltimento speciale (che comporta dei costi), perché i parabrezza non sono composti di solo vetro. La ditta responsabile di questo inquinamento è stata denunciata e sanzionata. Invece a Serra Li Lioni un anziano di 97 anni, usufruttario di un terreno, ha trovato una bella sorpresa. Era completamente ignaro che una ditta utilizzava quell’area incolta per disfarsi di tutti gli scarti di lavorazione del vino, con montagne di raspi e vinacee.

Anche via Maddalena è stata trasformata in una discarica. Il proprietario di un’abitazione in fase di ristrutturazione ha svuotato la casa e gettato tutto per strada. Anche una copia del documento di identità e delle cambiali. A monti di Jesgia è stata denunciata una società di assicurazione che ha abbandonato per terra faldoni di documenti con dati sensibili dei propri clienti. A Tropu Ilde il proprietario di una casa aveva eletto il proprio terreno a discarica personale. Anni di rifiuti accumulati ne hanno fatto un deposito altamente inquinante.

Poi un singolare comportamento dei residenti di via Monte Verdi, al Latte Dolce. La batteria dei cassonetti era stata rimossa e spostata dal Comune, ma evidentemente chi abita in zona non se n’era accorto. E infatti puntualmente decine di buste venivano depositate nello stesso punto in cui un tempo c’erano i cassonetti. E infine in via San Donato: una serie di scatoloni contenenti rifiuti sanitari lasciati sul marciapiede.

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