La Nuova Sardegna

Sassari

Presentato il candeliere del Gremio dei Macellai

di Antonio Meloni
Presentato il candeliere del Gremio dei Macellai

Il rito della benedizione del cero si è tenuto nella chiesa della Santissina Trinità Modificato il colore del fusto che da amaranto è diventato crema brunita

01 agosto 2016
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SASSARI. Più che una presentazione, un vero e proprio debutto, con tanto di esposizione del nuovo candeliere realizzato per la prima storica discesa. A un segnale convenuto, un componente del gremio ha sciolto il nastro del drappo amaranto che copriva il nuovo cero e quando il telo è venuto giù, l’applauso è stato scrosciante.

Con la benedizione del nuovo candeliere è cominciata sabato sera, nella chiesa della Santissima Trinità, la tappa conclusiva del lungo percorso compiuto dal gremio dei Macellai per l’ammissione alla processione del Voto. A dare il la alla cerimonia di benedizione e presentazione alla città dell’undicesimo cero del corteo, il presidente Roberto Loriga, preceduto da una breve funzione officiata dal rettore don Giovanni Pischedda. Loriga, ha raccontato una storia lunga trent’anni, ripercorsa in pochi minuti di fronte a una chiesa gremita, per ricordare il primo appello, lanciato negli anni Ottanta, quando l’attuale presidente del gremio, allora segretario, pubblicò una lettera aperta sulla Nuova Sardegna. Tra alterne vicende, la questione è stata poi accantonata e riesaminata più volte fino all’anno scorso, quando l’Intergremio, accogliendo la richiesta dei Viandanti, dopo una lunga istruttoria, presentò la domanda ufficiale alla commissione paritetica istituita dal Comune. Il seguito è cronaca dei giorni scorsi. «Abbiamo avuto la forza di trovare un accordo non facile, ma abbiamo dimostrato che lo spirito solidale della comunità gremiale è rimasto vivo nel tempo, è stato un percorso lungo e faticoso – ha concluso Roberto Loriga – ma anche emozionante e ricco di tante soddisfazioni».

Il nuovo candeliere, progettato e realizzato dall’architetto Nanni Pasca, è di color crema brunita e presenta delle decorazioni in foglia d’oro. Nei quattro lati del basamento spiccano bassorilievi raffiguranti gli attrezzi del mestiere (coltello, acciaio e mannaia) avvolti da un fiocco rosso sullo sfondo di una “M”, iniziale di San Maurizio, patrono del Gremio. Sul fusto è rappresentata ’'immagine equestre del santo patrono, mentre sul retro si nota un altro bassorilievo con la croce trilobata, simbolo del Santo. Sul capitello sono raffigurati San Bartolomeo (patrono minore del Gremio) e i martiri della legione tebea: sant’Orso, sant’Ottavio, sant’Avventore e san Solutore. Sul retro del capitello è rappresentata, infine, la Madonna del Rimedio. «Ho lavorato su una struttura già esistente – ha spiegato Pasca a margine della cerimonia – e progettato il restyling solo da un punto di visto decorativo con l’idea di realizzare un’opera che avesse connotazioni uniche nel suo genere».

Il nuovo cero, dunque, che danzerà per la prima volta il prossimo 14 agosto, è stato rinnovato soprattutto nel colore, quello precedente era rosso amaranto, molto simile al cero dei Fabbri, vicini anche nella formazione del corteo che scioglierà il Voto. Il nuovo ingresso è stato salutato dal sindaco Nicola Sanna, che ha partecipato alla cerimonia affiancato da una rappresentanza della giunta di Palazzo ducale: «La positiva conclusione di questa vicenda dimostra il fatto che la comunità sassarese sa stare unita e coesa anche nei momenti di difficoltà, credo che Macellai e Facchini siano due sodalizi maturi e altrettanto meritevoli di essere ammessi al corteo del Voto».

Il presidente dell’Intergremio, Salvatore Spada, ha rimarcato il carattere inclusivo dell’operazione, che di fatto arricchisce la festa, e ha auspicato che l’esito positivo, unitamente alla prossima ammissione dei Facchini, aprano una stagione nuova nella storia del sodalizio. A portare il nuovo candeliere, la sera del 14 agosto, nella prima discesa dei Macellai, saranno dodici gremianti: Gigi Loriga farà da capo candeliere mentre i portatori saranno Roberto Loriga, Giuseppe Simula, Simone Pulina, Gavino Sanna, Gianluca Scarpa, Cristian Fiori, Samuele Demontis, Stefano Delogu, Bruno Manca e Fabio Piu. Alla “colonna sonora” penserà, infine, il tamburino Alessandro Riu che avrà l’incarico speciale di imprimere il giusto ritmo a questa prima discesa che sa già di storia.

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