La Nuova Sardegna

BORUTTA. Si è svolta con successo, presso le ex scuole elementari di Borutta, la suggestiva rievocazione delle nozze celebrate tra Adelasia, giudicessa di Torres, e Enzo di Svevia. Un evento culturale davvero straordinario che, ha registrato il tutto esaurito nelle prenotazioni. Gli ospiti alla festa nuziale, tra suoni, colori e profumi medievali, hanno rivissuto una delle più antiche affascinanti storie della nostra isola: la storia della giovane Adelasia di LaconGunale. Nella sala adornata da lanterne, drappi, scudi e lance, al centro della scena: tavoli imbanditi con pietanze, i cui ingredienti e ricette sono stati ricercati e preparati sapientemente.

Il matrimonio fra Adelasia e Enzo di Svevia fu celebrato nella chiesa palatina di Santa Maria del Regno ad Ardara, dove gli sposi risiederanno insieme per poco tempo. Presto l’affascinante Enzo preferì dimorare per conto proprio a Sassari. Gli ultimi anni della regina Adelasia furono tristi e solitari. Sono rari i documenti che parlano di lei.

Dopo l’annullamento del matrimonio (il marito Enzo morì poi prigionero a Bologna) la giudicessa si ritirò volontariamente nell’austero castello di Burgos che non lasciava mai e in cui trascorse i suoi ultimi anni. Morì intorno al 1259, senza eredi, anziana per i canoni dell’epoca (52 anni) e non in buona salute.

Un evento davvero unico quello rievocato con cura di minuzie l’associazione culturale di Borutta “Àndala noa”.

Grazie all’impegno profuso dal presidente dell’associazione Fabio Solinas e alla collaborazione del Gruppo medievale “Antica Turabolis” di Terralba insieme col Gruppo di musici “Il popolo dai mille colori” Matteo Ruzzu, gli ospiti hanno rivissuto l’affascinante storia che fa parte del bagaglio storico e culturale sardo immersi in uno scenario davvero incantevole.

Daniela Deriu