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Domani si chiude il simposio di scultura in pietra

Domani si chiude il simposio di scultura in pietra

ERULA. È giunto alla quinta edizione il simposio di scultura in pietra che dal 2008 trasforma il Comune anglonese in un punto di raccolta dei più creativi scultori dell’isola. La rassegna, che...

19 agosto 2016
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ERULA. È giunto alla quinta edizione il simposio di scultura in pietra che dal 2008 trasforma il Comune anglonese in un punto di raccolta dei più creativi scultori dell’isola. La rassegna, che richiama artisti da tutta la Sardegna, avrà il suo atto finale domani. Di grande fascino, richiamo e attualità è il tema che è stato scelto per l’edizione 2016 del simposio: il tributo erulese ai caduti di tutte le guerre. La quinta edizione, organizzata dal Comune in collaborazione con la Pro loco, vede impegnati tre artisti che sono all’opera da più di un mese. Si tratta di Giovanni Matteo Caria, di Carbonia; Francesco Careddu, oristanese proveniente da Senis, e di Diego Contu, scultore erulese. La lavorazione della pietra ha avuto inizio l’11 luglio presso i giardini pubblici. Le tre sculture csono tutte in trachite rossa. Hanno dimensioni ragguardevoli, visto che una delle tre supera i 3 metri e mezzo di altezza. «Verranno posizionate – dichiara il sindaco Antonello Pileri – nei giardini pubblici in corso di ampliamento e andranno a costituire tutte e tre il monumento ai caduti». La più imponente, tanto da costituire l’emblema del monumento, è quella che è stata lavorata da Caria, affermato artista di Carbonia spesso protagonista di simposi internazionali. La “pietra” è stata posizionata per la lavorazione su un massiccio blocco di trachite, che nell’insieme raggiunge l’altezza di 5 metri. Soggetti delle tre sculture sono dei guerrieri shardana e un soldato munito di bandiera e fucile. Con i lavori del nuovo simposio Erula vede significativamente crescere il suo patrimonio di opere d’arte. Per vedere le nuove opere non resta che attendere la manifestazione di chiusura del simposio che prevede la presentazione delle sculture finalmente completate alle 18,30.

Giuseppe Pulina

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