La Nuova Sardegna

Sassari

Travel lift, nel porto industriale i lavori non sono mai cominciati

di Gavino Masia
Travel lift, nel porto industriale i lavori non sono mai cominciati

Struttura fantasma nonostante la Regione nel 2009 abbia concesso un finanziamento di tre milioni Pescherecci, rimorchiatori e diportisti costretti a un aggravio di spesa per il carenaggio “in trasferta”

11 settembre 2016
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PORTO TORRES. Nel golfo dell’Asinara stazionano durante l’anno centinaia di imbarcazioni da diporto alla ricerca di strutture per operazioni di alaggio e varo con gru. Si tratta del travel lift - struttura utilizzata in tutti i bacini del Mediterraneo - importantissima opera infrastrutturale che la Regione ha finanziato nel 2009 a favore dello scalo turritano con una somma di 3 milioni di euro. Burocrazia e disinteresse stanno però allontanando da anni l’opera portuale dal suo luogo di destinazione iniziale, ossia il porto industriale, considerando che doveva essere inserita all’interno della Finanziaria 2013.

A metà del 2014 il travel non compariva in alcun provvedimento regionale che annunciava la futura realizzazione, con un danno economico sia per i cantieri navali sia per gli operatori portuali che pensavano di poter riparare nella propria città le loro imbarcazioni. Pescherecci, rimorchiatori e diportisti sono infatti costretti ad allontanarsi verso altri porti per i lavori di carenaggio, spendendo di più perché in un porto catalogato di prima categoria non esiste ancora un travel lift che possa rimediare agli inconvenienti strutturali e tecnici delle imbarcazioni. Nella precedente legislatura regionale si riuscì a ripristinare parte di quei fondi precedentemente distolti dal capitolo di spesa, salvando di fatto il progetto, ma nonostante siano trascorsi più di sette anni dallo stanziamento da parte della Regione, l’iter procedurale risulta nuovamente bloccato dall’ultima conferenza di servizi riunitasi il 17 dicembre 2015. Una storia infinita che condanna ancora una volta il potenziale sviluppo della scalo portotorrese, perché quella struttura garantisce la massima sicurezza e affidabilità nel rimessaggio delle grosse imbarcazioni, grazie a un sistema di controllo elettronico della sterzata che consente il perfetto allineamento delle ruote e garantisce ottima manovrabilità con ridottissimi raggi d’azione. Sui ritardi del travel lift ha presentato una interrogazione urgente al sindaco il capogruppo di Autonomia popolare, Alessandro Carta, per capire quali siano le problematiche che dal 17 dicembre 2016, data dell’ultima conferenza di servizi, hanno nuovamente bloccato un iter lunghissimo e ancora lontano dalla conclusione. «Vorrei conoscere in che modo questa amministrazione intende intervenire affinché venga definitivamente sbloccata la procedura in atto per i monitoraggi ambientali necessari – chiede Carta – e le procedure di gara per l’affidamento della gestione dell’infrastruttura». La filiera della cantieristica navale abbraccia una molteplicità di settori e professionalità, secondo Carta, ed è in grado di generare effetti altamente positivi per l’intera comunità nel pieno della sostenibilità ambientale.

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