La Nuova Sardegna

Sassari

Violate le spiagge dell’Asinara, la Forestale sorprende e "stanga" otto bagnanti

Violate le spiagge dell’Asinara, la Forestale sorprende e "stanga" otto bagnanti

Sorpresi all’interno delle Zone A, hanno evitato la denuncia ma dovranno pagare una multa. Anche se la stagione estiva è agli sgoccioli sull’isola la sorveglianza resta sempre molto alta

23 settembre 2016
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SASSARI. La stagione estiva, e quindi quella dei bagni di mare, è agli sgoccioli ma questo non significa che le spiagge e i litorali siano diventati terra di nessuno. Soprattutto quando si parla del Parco Nazionale dell’Asinara. E infatti, solo negli ultimi giorniim, gli uomini della stazione del Corpo forestale di Vigilanza Ambientale di stanza sull’isola, hanno sorpreso otto turisti (in diverse occasioni) nuotare tranquillamente in acque che ricadono in Zona A, cioè a tutela integrale, zone dove non può avventurarsi nessuno se non le forze dell’ordine, il personale del parco o le missioni scientifiche.

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Per gli otto bagnanti è scattata solamente una multa, ma perché erano arrivati sulla battigia via terra. E va detto che si erano scelti alcune tra le spiagge più belle e suggestive dell’Asinara: Cala di Sgombro di Fuori e Cala Arena, quest’ultima nella zona nord dell’isola, in direzione di Punta Scorno.

Gli otto bagnanti hanno provato a giustificarsi, dicendo di non sapere di essere finiti nella zona rossa, ma la cartellonistica lungo i sentieri e soprattutto lungo la strada che attraversa l’Asinara è decisamente visbile. E per loro non è scattata la denuncia penale solo per un cavillo burocratico, denuncia che invece parte quasi “in automatico” quando la violazione della Zona A arriva via mare.

Gli uomini del Corpo forestale regionale da tempo hanno un presidio fisso sull’isola e, in caso di dubbi, è meglio rivolgersi al personale in divisa verde che non solo spiega quali sono le zone vietate, ma può fornire indicazioni utili per raggiunge siti particolarmente suggestivi. In ogni caso, appena sbarcati, è sempre meglio rivolgersi al personale del parco oppure alle numerose guide che possono evitare che una gita all’Asinara si trasformi in una giornata da dimenticare. E se gli uomini del Corpo forestale sono i più presenti sull’isola, anche per ragioni logistiche, non va scordato che alla sorveglianza (soprattutto in mare) partecipano anche guardia costiera, carabinieri, polizia di stato e polizia municipale di Porto Torres.

È vero che alla fine dell’estate cala l’affluenza dei turisti all’Asinara, ma non cala la vigilanza di quegli uomini che sull’isola lavorano e vigilano sul rispetto delle zone vietate. E non per indole vessatoria, ma semplicemente perché le Zone A sono quelle riservate alla riproduzione di numerose specie animali oppure ricche di vegetazione ed essenze endemiche. In ogni caso zone “off limits” per le persone che non indossano una divisa o che non sono autorizzate a superare quel confine, eretto a protezione di specie animali e vegetali spesso uniche nel panorama del mar Mediterraneo. (p.s.)

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